L'estate di San Martino, si sa, porta con sè qualche giorno di bel tempo e segna simbolicamente la fine delle attività agricole: ecco perché, proprio in questa giornata, anche se quest'anno non è proprio così, si celebrerà la III Festa nazionale dell'Orto in Condotta, il progetto di Slow food per le scuole.
L’estate di San Martino, si sa, porta con sè qualche giorno di bel tempo e segna simbolicamente la fine delle attività agricole: ecco perché, proprio in questa giornata, anche se quest’anno non è proprio così, si celebrerà la III Festa nazionale dell’Orto in Condotta, il progetto di Slow Food per le scuole.
Gli oltre 300 orti scolastici aderenti verranno infatti messi a riposo e la festa sarà occasione, per insegnanti, alunni, genitori e produttori locali, per imparare qualcosa di nuovo sulla nostra agricoltura e gastronomia.
Protagonista di questa III edizione sarà il miele: nelle scuole coinvolte, i bambini assaggeranno “alla cieca” 3 tipi diversi di miele, indicando il loro preferito; la sede nazionale di Slowfood raccoglierà in tempo reale i voti e a fine giornata verrà stabilito il “miele preferito dell’Orto in Condotta”.
Il miele verrà anche utilizzato per l’elaborazione di ricette che valorizzano la gastronomia e i prodotti locali, ricette che verranno realizzate durante i laboratori in programma, raccolte in un ricettario e riproposte da cuochi professionisti in occasione del Terra Madre Day (10 dicembre), giorno in cui le comunità del cibo e le Condotte Slow Food celebrano il cibo locale in tutto il mondo.
Ma non è tutto: gli istituti scolastici organizzeranno per l’occasione altre attività ludico-educative e incontri con produttori locali, per avvicinare bambini e famiglie all’importante tradizione agricola del territorio.
Il progetto Orto in Condotta, sostenuto anche da Fondazione L. Bonduelle, nasce dall’esperienza del primo School Garden di Slow Food, pensato e “coltivato” a metà degli anni Novanta da Alice Waters, vice-presidente Slow Food Internazionale. In Italia si sviluppa a partire dal 2004, arrivando a contare oggi ben 312 orti scolastici aderenti.
L’idea si basa sull’importanza dell’educazione alimentare e ambientale dei bambini nella costruzione di un corretto rapporto con il cibo e nella conservazione del patrimonio di tradizioni locali, partendo proprio dalla cura dell’orto di classe che insegna a tutelare la biodiversità e l’ambiente in generale.
Il percorso formativo per gli insegnanti è curato da docenti esperti di Slow Food e dura 3 anni:
- 1° anno: in preparazione alle attività nell’orto gli insegnanti seguono delle lezioni teoriche e pratiche sull’orticoltura e sulla scoperta degli alimenti attraverso i sensi.
- 2° anno: ad orto già avviato, gli insegnanti si preparano ad attività di educazione ambientale e alimentare in classe e all’aperto.
- 3° anno: si parla di storia dell’alimentazione, di prodotti e territorio e agli insegnanti vengono forniti strumenti e spunti per poi realizzare con gli studenti attività di educazione e scoperta delle origini del gusto.
Oltre alle iniziative nazionali, da quest’anno la sfida di Slowfood cresce e punta a realizzare 1000 orti in Africa, appezzamenti di terreno che verranno coltivati secondo le tecniche dell’agroecologia e privilegiando le varietà locali.
Per aderire a Orto in Condotta basta contattare una delle condotte Slow Food presenti sul territorio oppure l’Ufficio di Educazione del Gusto (educazione@slowfood.it).