Raccolta differenziata: arriva la “calamita” per la plastica

Una nuova calamita, in grado di identificare la plastica e separare i rifiuti secondo i polimeri e le sostanze di cui sono composti: un modo per agevolare, velocizzare e rendere più efficiente la gestione differenziata dei rifiuti. È questa la geniale idea di una azienda di Imola, la Plasticsort, che intende realizzare un progetto di ingegneria d’avanguardia che rivoluzionerà il sistema di separazione dei materiali.

Una nuova calamita, in grado di identificare la plastica e separare i rifiuti secondo i polimeri e le sostanze di cui sono composti: un modo per agevolare, velocizzare e rendere più efficiente la gestione differenziata dei rifiuti. È questa la geniale idea di una azienda di Imola, la Plasticsort, che intende realizzare un progetto di ingegneria d’avanguardia che rivoluzionerà il sistema di separazione dei materiali.

Sfruttando lo stesso principio della calamita, già utilizzata per separare il ferro dall’alluminio, Plasticsort – l’azienda fondata da Stefano Cassani – permetterà tra qualche tempo di separare in modo più rapido ed efficiente altri tipi di materiali.

In pratica, la macchina sviluppata da Plasticsort si basa sullo stesso principio del “campo di energia”, che permette di attrarre o respingere un pezzo di plastica (ma anche di carta) in modo diverso, in base alla differente natura del polimero. In sostanza: dato un determinato campo di energia, si hanno reazioni diverse per ogni materiale.

E già per la prossima primavera l’azienda si propone di arrivare sul mercato, con un impianto completo, in grado di gestire volumi importanti e diversificare i rifiuti su nastri trasportatori differenti.

L’anno scorso – ha detto Cassani – abbiamo studiato i brevetti della concorrenza, a gennaio realizzato il primo prototipo che ci ha permesso di verificare la validità della nostra tecnologia e ci ha spinto a proteggerla mediante brevetto. In marzo abbiamo prodotto un secondo prototipo, con il quale abbiamo partecipato al concorso ‘Il talento delle idee’ organizzato da Confindustria e Unicredit, che ci ha visto terzi nel distretto Emilia-Romagna Toscana e quindi vincitori a livello nazionale, segno che nei mesi successivi c’era stato parecchio movimento attorno all’idea”.

Tra i settori più promettenti di questa nuova macchina, ricordiamo il PET, utilizzato per confezionare bevande, e i RAEE, ovvero i rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche.

Verdiana Amorosi

 

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