Dopo le vicende dei giorni scorsi, la situazione di Terzigno, in provincia di Napoli, sembra peggiorare di ora in ora. Continua infatti – e va di male in peggio – l’emergenza dei rifiuti, problema ormai storico di tutta la Campania.
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Dopo le vicende dei giorni scorsi, la situazione di Terzigno, in provincia di Napoli, sembra peggiorare di ora in ora. Continua infatti – e va di male in peggio – l’emergenza dei rifiuti, problema ormai storico di tutta la Campania.
Nel comune di Terzigno – dove aumenta sempre di più la tensione tra i manifestanti e la polizia – si stanno verificando blocchi stradali, per impedire la costruzione di una nuova discarica e l’accesso agli auto compattatori, e scontri piuttosto accesi, che hanno già provocato cinque arresti e tre feriti tra i poliziotti. Secondo quanto riportato da alcuni manifestanti, ci sono anche diverse contusi, tra i quali anche una donna.
I cinque arrestati sono accusati di violenza e resistenza pluriaggravata a pubblico ufficiale. Uno degli indagati deve rispondere anche di detenzione e porto abusivo di esplosivi.
Secondo quanto riportato dall’AdnKronos i primi scontri sono avvenuti dopo le tre di oggi pomeriggio quando alcuni manifestanti hanno cosparso di olio alcune strade che portano alla discarica e innalzato barricate per impedire l’accesso ai camion per sversare i rifiuti. Incendiati anche due autocompattatori.
“Questa è una guerriglia” – ha detto Santio Giuffré, questore di Napoli, mentre il sindaco Rosa Russo Iervolino ha affermato che bisogna fare di tutto per fermare le violenze: “le guerriglie però sono sempre cose tristissime. Bisogna fare, come credo stiano facendo il prefetto, Caldoro e Cesaro, tutto il possibile per evitarle“.
I rifiuti in questione andranno a finire in altre tre discariche della Campania, perché a Terzigno, lo sversamento dei rifiuti è fortemente ridotto e richiede tempi lenti: per i prossimi giorni si prevede infatti il deposito di appena 800 tonnellate di immondizia, contro le 1.800 tonnellate quotidiane.
Foto: TG Com