La bicicletta elettrica alimentata a batteria? Un concetto “superato”. La bici a pedalata assistita? Tecnologia che si può ancora migliorare. L'ultima idea (in ordine di tempo) arriva dalla Francia. Si chiama Miss Courant D'air, è stata realizzata dal designer Thierry Dumaine, e rispetto alle “due ruote” elettriche o a pedalata assistita che tutti ben conoscono, ha una particolarità che la rende unica nel suo genere: la ricarica delle batterie sfrutta l'energia eolica.
La bicicletta elettrica alimentata a batteria? Un concetto “superato”. La bici a pedalata assistita? Tecnologia che si può ancora migliorare. L’ultima idea (in ordine di tempo) arriva dalla Francia. Si chiama Miss Courant D’air, è stata realizzata dal designer Thierry Dumaine, e rispetto alle “due ruote” elettriche o a pedalata assistita che tutti ben conoscono, ha una particolarità che la rende unica nel suo genere: la ricarica delle batterie sfrutta l’energia eolica.
Da qui, l’origine scherzosa del nome, che possiamo tradurre come “Signora delle correnti d’aria”.
Questa eolo – bici, che già nelle sue forme si presenta come un oggetto piuttosto particolare, è un po’ più grande di una bicicletta normale, a giudicare dalle proporzioni create da Dumaine. Una grande carenatura semi trasparente fa da pannello aerodinamico (e necessario per creare un corpo unico, utile a un efficace convogliamento dell’aria) fra la ruota anteriore e quella posteriore, che non possiedono raggi (o, almeno nelle immagini non si vedono), sostituiti (o ricoperti) da delle sottili lame; una terza ruota – ventola è stata sistemata al centro del telaio.
Al centro di ciascuna ruota è stato installato un generatore. Ed è qui che viene racchiuso il “cuore” del funzionamento di Miss Courant D’air: ogni generatore, infatti, invia l’elettricità prodotta alle batterie al litio necessarie per garantire l’autonomia alla bici.
Si tratta, quindi, di un procedimento inedito nel settore della mobilità sostenibile: una bicicletta che, anziché a pannelli solari (come la curiosa bicicletta del francese Florian Bailly, partito nei mesi scorsi da Parigi alla volta del Monte Fuji, in Giappone, sulla sua “bicicletta fotovoltaica”), si ricarica con l’energia eolica. Una sorta di mulino a vento a pedali, che peraltro comunicano con la ruota posteriore mediante un giunto cardanico, anziché con la consueta catena.
La bici eolica di Thierry Dumaine è, finora, un progetto di design sostenibile; magari un giorno potrà essere realizzato un primo prototipo.
Piergiorgio Pescarolo