Una mongolfiera in grado di misurare la qualità dell’aria ed evidenziare i livelli di smog della città. Si trova a Parigi e si chiama appunto “Air de Paris” (aria di Parigi) il gigantesco pallone aerostatico che, ancorato al suolo, domina dai suoi 150 metri di altezza il parco André Citroen, nel quindicesimo arrondissement della Capitale.
Quando l’aria è pulita la mongolfiera (alta ben 32 metri, con un diametro di 22) si tinge di verde, quando è terribilmente inquinata diventa rossa, mentre quando lo smog raggiunge livelli medi diventa arancione.
Inizialmente la mongolfiera, era destinata a diventare un’attrazione turistica, per coloro che volevano ammirare la Capitale francese dall’alto, ma nel 2008 la società che la gestisce, Aerophile, ebbe l’idea di trasformarla tecnicamente e renderla utile anche per indicare la qualità dell’aria in città, sensibilizzando i turisti sui temi ambientali.
“La stessa mongolfiera è un segnale di rispetto per l’aria. Non c’è rumore, non c’è motore e non consumiamo carburante” – ha fatto sapere Matthieu Gobbi, direttore generale di Aerophile in un’intervista alla CNN – Voliamo naturalmente e il pallone aerostatico è un ottimo mezzo per parlare di preoccupazioni ambientali”.
“Ogni mattina tre classi di studenti provenienti dalle scuole di Parigi vengono qui per visitare il nostro pallone aerostatico – ha commentato Jerome Giacomoni, presidente di Aerophile – fanno un giro in mongolfiera, si divertono e allo stesso tempo imparano l’importanza di conoscere la qualità dell’aria che respirano”.
Ma come fa questa mongolfiera a misurare i livelli di smog?
Il pallone è dotato di decine di sensori che tengono sotto controllo la concentrazione dei livelli di biossido di azoto, di ozono e particelle (Pm10) in città. Insomma, un modo semplice per far conoscere a grandi e piccoli quali sono le particelle dannose per la salute dell’uomo.
Verdiana Amorosi