Soladey J3X, dal Giappone arriva lo spazzolino solare che non ha bisogno di dentifricio

Finora ci siamo inventati tanti modi per poter riciclare il vecchio spazzolino, ma tra qualche tempo ad andare in pensione potrebbe essere il nostro caro dentifricio, grazie ad una nuova scoperta, portata avanti da alcuni scienziati giapponesi dell’Università di Saskatchewan, che hanno inventato uno spazzolino da denti alimentato ad energia solare, che non necessita di dentifricio.

Finora ci siamo inventati tanti modi per poter riciclare il vecchio spazzolino, ma tra qualche tempo ad andare in pensione potrebbe essere il nostro caro dentifricio, grazie ad una nuova scoperta, portata avanti da alcuni scienziati giapponesi dell’Università di Saskatchewan, che hanno inventato uno spazzolino da denti alimentato ad energia solare, che non necessita di dentifricio.

Rispetto ad un normale spazzolino da denti, questo è dotato di una placca metallica particolare, in grado di creare una reazione chimica in bocca e l’azienda Shiken, che produce spazzolini, ha deciso di investire sui ricercatori per verificare se la loro invenzione è in grado di eliminare più efficacemente placca e batteri rispetto ad uno spazzolino tradizionale. Se così fosse, niente più dentifricio e niente più tubetti vuoti nella spazzatura, con notevole risparmio di energia e materiali.

Penso che funzionerà” – ha detto il professor Kunio Komiyama, a capo del team di ricercatori, che da oltre 15 anni spazzola i suoi bianchissimi denti con lo spazzolino solare. Il suo lavoro su questo concept, infatti, è iniziato nel 1992: la prima versione contiene una bacchetta di biossido di titanio (posizionata nel collo dello spazzolino, proprio sotto alle setole di nylon) e quando la luce batte sullo spazzolino umido, in bocca vengono rilasciati gli elettroni che, reagendo con l’acido naturalmente contenuto tra denti e gengive, aiutano a rompere la placca sui denti.

Il modello creato successivamente, dal nome Soladey J3X, contiene all’interno un vero e proprio pannello solare di piccole dimensioni, che grazie ad un filo di piombo trasporta gli elettroni in cima allo spazzolino, fino alle setole. In questo modo è due volte più efficace dell’altro, ma funziona solo con la luce.

Intanto, nel suo laboratorio, Komiyama sta testando un nuovo spazzolino in grado di distruggere intere famiglie di batteri responsabili della parodontite.

Resta solo da capire la quantità di piombo necessaria nello spazzolino e quella tollerata dall’uomo (poiché si tratta di una sostanza tossica) e come poter risolvere il problema dell’alito!

Verdiana Amorosi

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