Filadelfia: ecco la metro che produce energia

E' stato approvato il progetto che permetterà di recuperare l'energia prodotta in frenata dai treni del metrò di Filadelfia per produrre energia elettrica

Questa tecnologia, di per sé, non è “nuova” in senso assoluto. Anzi, viene sempre più utilizzata in campo automobilistico: si tratta della produzione di energia durante le fasi di frenata del veicolo. E se è vero che, dalla legge fisica dell’inerzia, quanto più un veicolo è grande, tanto più sviluppa energia, allora nel caso di una metropolitana di energia ce n’è da vendere.

 

Detto in soldoni, questo è il principio base del progetto ideato per la rete metropolitana di Filadelfia dalla Southeastern Pennsylvania Transportation Authority: un sistema di recupero dell’energia cinetica prodotta dai vagoni del metrò durante le fasi di frenata trasformata poi in energia elettrica, in grado di ricaricare una batteria ausiliaria da 1,5 mW, che fornirà corrente in situazioni di massimo consumo.

In questo modo, assicurano i progettisti che fanno capo alla Viridity Energy, il costo dell’energia elettrica e l’impatto ambientale conosceranno un deciso “taglio”.

A conti fatti, una volta che il sistema sarà a pieno regime (il suo completamento è previsto per la primavera 2011) si parla di 500 mila dollari in meno sulla “bolletta” dell’energia elettrica e 1200 tonnellate di anidride carbonica in meno.

Va detto che il costo della progettazione, al quale si è arrivati dopo alcuni anni di studi e sperimentazioni, ha richiesto un investimento (da parte della stessa Southeastern) di circa un milione di dollari.

L’idea di investire su soluzioni tecnologiche eco friendly per le linee metropolitane è già stata affrontata nei mesi scorsi: basti pensare alle 70 tonnellate di CO2 che, nei mesi scorsi, sono state risparmiate per la metrò di Milano dopo l’installazione dei pannelli solari.

 

Piergiorgio Pescarolo

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