A poche ore dal discorso televisivo di Barack Obama al popolo americano in cui il Presidente ha assicurato che i colpevoli del disastro del Golfo del Messico pagheranno tutti i danni, la Bp annuncia al termine dell'incontro proprio con il premier statunitense di aver firmato un accordo in cui acconsente alla richiesta di istituire un fondo speciale da 20 miliardi di dollari per risarcire le vittime della catastrofe ambientale generata dall'esplosione della piattaforma Deepwater Horizon.
A poche ore dal discorso televisivo di Barack Obama al popolo americano in cui il Presidente ha assicurato che i colpevoli del disastro del Golfo del Messico pagheranno tutti i danni, la Bp annuncia al termine dell’incontro proprio con il premier statunitense di aver firmato un accordo in cui acconsente alla richiesta di istituire un fondo speciale da 20 miliardi di dollari per risarcire le vittime della catastrofe ambientale generata dall’esplosione della piattaforma Deepwater Horizon.
I dirigenti del colosso petrolifero britannico dopo 58 giorni dall’inizio dell’emergenza della marea nera incontrano ufficialmente Obama e cedono alle sue pressioni con un atto di scusa da parte del Presidente Carl-Henric al popolo americano e l’istituzione del maxi-fondo che, come ci tiene però a precisare Obama, sarà amministrato da una terza parte, il legale Kenneth Feinberg. La somma di 20 miliardi di dollari che non pone un tetto agli indennizzi, verrà pagata già a partire dal terzo trimestre del 2010 con 3 miliardi di dollari e poi nel quarto trimestre con ulteriori 2 miliardi. A seguire la Bp verserà 1,25 miliardi di dollari ogni trimestri fino al raggiungimento del totale stabilito.
Ma come verrà finanziato il Fondo? La metà di questo sarà a carico degli azionisti in quanto la multinazionale ha fatto sapere che non verranno distribuiti i dividendi annuali, (che avrebbero dovuto essere pagati il 21 giugno) mentre i restanti 10 miliardi di dollari deriveranno dalla vendita di alcuni assets e dal taglio degli investimenti nella perforazione.
Il Presidente Obama è fiducioso: “I debiti di Bp per la fuoriuscita sono significativi”, ma “sono assolutamente convinto che Bp riuscirà a rispettare i suoi obblighi verso la costa del Golfo e il popolo americano“. Ma intanto il petrolio non accenna ad arrestarsi.