Programmi scolastici improntati all’ecosostenibilità, alla tutela dell’ambiente e all’educazione civica: ecco un modello educativo che sta riscuotendo un successo crescente negli Stati Uniti. Si tratta delle cosiddette “scuole verdi”, degli istituti pensati per trasmettere non solo conoscenza, abilità e nozioni ma anche dei valori green. Più che una moda, sembra di trovarsi di fronte ad una nuova filosofia di vita, fondata sulla cultura del rispetto e del vivere a impatto zero.
L’esperimento educativo ecosostenibile si inserisce in un sistema scolastico, quello americano, che lascia amplissimi margini di autonomia. Gli istituti “verdi” sono riconducibili al sistema delle scuole charter, tipi di scuole riconosciute e sovvenzionata dallo Stato, ma gestite da Enti Privati secondo le proprie regole e i propri principi. Di fatto, si tratta di scuole alternative alle scuole pubbliche, anche se facenti parte del sistema educativo pubblico e, di conseguenza, impossibilitate a richiedere agli studenti il versamento di rette.
Le scuole charter godono di ampi margini di autonomia, nonostante il sovvenzionamento statale: per questo, sono soggette a controlli specifici e sono tenute ad assumersi la responsabilità dei risultati scolastici conseguiti dai propri allievi. Stando ai dati forniti dal Center for Education Reform, delle oltre 5.200 scuole charter fondate negli ultimi anni negli Stati Uniti, circa il 12,5 % ha chiuso i battenti per problemi gestionali, finanziari o accademici, tra cui anche il mancato raggiungimento degli obiettivi educativi. In genere, una scuola charter è autorizzata ad aprire nel momento in cui viene approvato lo statuto (charter) che ne definisce missione, programma educativo, obiettivi e metodi: la sua sopravvivenza dipende strettamente dal rispetto di tali impegni.
Tra le ecoscuole di recente fondazione troviamo la Seven Generations Charter School, nata nel 2009 ad Emmaus, in Pennsylvania, per accogliere bambini di scuola materna ed elementari. La particolarità della Seven Generations Charter School, così come di tutte gli istituti “verdi”, sta nell’aver adottato il programma di studio EIC (Environment as an Integrating Context for learning). Alla base dell’EIC c’è l’idea di fare della natura e dell’ambiente circostante dei veri e propri strumenti di insegnamento, inserendoli nell’insegnamento di ogni materia di studio. Ad esempio, un laghetto situato nelle vicinanze della scuola può diventare oggetto di studio nell’ora di biologia, se ci si concentra sulla vita degli animali che lo popolano; nell’ora di lingua, se si svolge un tema descrittivo a riguardo, e nell’ora di arte, se ci si esercita nel disegno traendo ispirazione dal paesaggio reale.
Oltre ad aver adottato l’EIC, la Seven Generations Charter School incoraggia comportamenti ecosostenibili, puntando sull’educazione alla riduzione e al riciclo dei rifiuti e proponendo agli studenti la cura di un orto biologico, per coltivare prodotti da usare nella preparazione dei pasti della mensa. È anche in studio la possibilità di installare all’interno del perimetro della scuola dei pannelli fotovoltaici per contribuire almeno in parte all’approvvigionamento energetico della struttura.
In tutti gli Stati Uniti, sono circa 200 gli istituti scolastici “verdi” riconosciuti dalla Green Schools National Conference: per ottenere questa qualifica le scuole devono dimostrare di poter offrire agli allievi un solido programma EIC, di promuovere e sostenere comportamenti salutari ed ecosostenibili, di incoraggiare progetti e attività extrascolastiche improntate ai valori della scuola e di collaborare attivamente con altri istituti e organizzazioni green, in modo da creare un vero e proprio network.
Il numero di istituti “verdi” è cresciuto così rapidamente negli ultimi anni da spingere la Green Schools National Conference a programmare la prima conferenza nazionale di tutte le scuole green degli Stati Uniti: l’evento dovrebbe tenersi a Minneapolis il prossimo ottobre.
Per il momento, i risultati scolastici conseguiti dagli allievi delle scuole green sembrano incoraggiare il progetto. L’auspicio dei promotori, tra cui il Center for Environmental Education, è che un’educazione basata su principi come la sostenibilità, la tutela dell’ambiente e, più in generale, l’educazione civica possa contribuire alla crescita e alla maturazione degli allievi, aiutandoli a diventare dei cittadini consapevoli, capaci di esercitare il proprio senso critico e di partecipare attivamente e in modo propositivo alla vita civile e politica.
Per quanto il modello scolastico ed educativo americano sia lontanissimo da quello italiano, alcuni contenuti dell’esperienza della scuole green sono facilmente esportabili, in quanto si tratta di valori e principi validi ad ogni latitudine: è il caso dell’educazione al rispetto degli altri e dell’ambiente circostante, che dovrebbe essere alla base di qualsiasi livello di istruzione. In questa direzione va certamente l’esperienza tutta italiana degli agriasili, che sta avendo riscontri molto positivi, con una proposta educativa fondata sulla riscoperta della natura e su ambienti sani, semplici e sereni, in cui il bambino apprende e mette in pratica attraverso il gioco comportamenti ecosostenibili.