L'amaro Ramazzotti è un po' più buono con una nuova bottiglia che riduce il consumo di vetro e una serie di progetti per finanziare i produttori di spezie italiani
Inventato da un farmacista nel 1815, è diventato negli anni ’80 grazie alla sua pubblicità, il simbolo della “Milano da bere” e con la sua esclusiva miscela di 33 erbe, ha fatto la storia degli alcolici made in Italy. Ancora non ci siete arrivati? Stiamo parlando del famosissimo Amaro Ramazzotti, uno dei digestivi più in venduti e consumati in Italia (e non solo). Se ve ne parliamo, state tranquilli, non è perché ne abbiamo consumato un paio di bicchieri di troppo, ma semplicemente per sottolineare il suo nuovo packaging un po’ più ecologico e responsabile.
Apparentemente della stessa forma e materiale della precedente, la nuova bottiglia dell’Amaro Ramazzotti si è, però, messa “a dieta” in nome dell’ambiente riducendo il peso del 10%. Questa sua nuova leggerezza permetterà un considerevole risparmio nell’utilizzo del vetro, economizzando sprechi e limitandone le risorse. Un piccolo accorgimento da parte della Pernord Ricard (multinazionale francese proprietaria del marchio) che permetterà di risparmiare circa 900 tonnellate di vetro all’anno e ridurre di 600 tonnellate l’anidride carbonica annua immessa nell’atmosfera, la medesima quantità di Co2 prodotta da un’automobile che ha percorso 4 milioni di km.
La Pernord Ricard è una delle 100 aziende che ha aderito all’iniziativa Global Compact promossa dall’ONU, e questa sarà quindi solo una delle iniziative di CSR previste tra le quali figura anche un progetto pilota che verrà portatao avanti Italia di micro finanza a supporto dei piccoli produttori nazionali di spezie, elemento principale dell’amaro.
Espressione tangibile di questo nuovo modus operandi è il restyling della grafica dell’etichetta, voluto per evidenziare la modernità di un prodotto e di un’azienda inserita coscientemente nel proprio tempo e pronta ad affrontare le sfide che è e deve essere sempre più orientato al risparmio energetico e a una diligente responsabilità sociale. Un amaro naturale che ha fatto dell’assenza di coloranti artificiali e della sua ricetta naturale il proprio orgoglio: da oggi in poi potrà ulteriormente essere incrementato da questo suo nuovo formato eco-friendly.
Alessandro Ribaldi