Gomma da masticare, Chewing-gum, cicca, cicles o cingomma: chiamatela come volete, ma da oggi, anche in Italia, potrete trovare quella completamente biodegradabile e 100% vegetale. Si chiama Chicza Rainforest Gum ed è già stata premiata a Londra, al Natural and Organic Products Festival, come Miglior nuovo alimento biologico, fatto che le ha permesso di aprirsi al mercato europeo.
Gomma da masticare, Chewing-gum, cicca, cicles o cingomma: chiamatela come volete, ma da oggi, anche in Italia, potrete trovare quella completamente biodegradabile e 100% vegetale. Si chiama Chicza Rainforest Gum ed è già stata premiata a Londra, al “Natural and Organic Products Festival”, come “Miglior nuovo alimento biologico”, fatto che le ha permesso di aprirsi al mercato europeo.
Mai più macchie scure sui lastricati dei nostri centri storici, sulle panchine o sotto le nostre scarpe: la nuova gomma bio si dissolve infatti dopo due mesi, seguendo lo slogan che recita “Viene dalla Terra e ritorna alla Terra“. Arriva dal Messico ed è frutto del lavoro e della ricerca dei Chicleros (discendenti dei Maya, secondo alcuni studiosi, i primi masticatori al mondo di chicle), che si definiscono i “Guardiani della Selva Tropicale”, proprio per il loro impegno nella salvaguardia di quella che è la seconda foresta al mondo.
I Chicleros sono 2.136 e si sono riuniti in 56 cooperative; possiedono 1.350.000 ettari di Chicozapote (da qui il nome della nuova gomma da masticare), chiamati anche Sapodilla, alberi che crescono solo nella penisola dello Yucatan.
Uno dei vantaggi è ovviamente dato dalla biodegradabilità di questa gomma rispetto a quella ottenuta industrialmente a partire dal butadiene o dal polivinil acetato, ingredienti in genere nascosti dietro al termine “gomma base” nella lista degli ingredienti delle gomme da masticare.
Anche i gusti sono in continuo aumento: orange, lemon, spearmint, cinnamon, red fruits, peppermint, natural, naranya, hierbabuena; insomma, ad ognuno il suo.
Da non sottovalutare, poi, l’aspetto equo–solidale di Chicza, il cui acquisto permette a questo consorzio di produttori messicani di proseguire nel proprio lavoro.
Diffusa già ampiamente in tutta Europa, la Chicza di cui avevamo avuto modo di parlare qualche tempo fa, arriva in Italia solo adesso grazie all’impegno, sia in termini economici che fisici, da parte di Gino Di Giacomo che ha investito le sue energie per importarla e soprattutto per farla capillarmente distribuire. “In Italia su 60.000.000 di abitanti 15.000.000 ‘masticano’ chewing-gum, il 32% nel Nord-Ovest, il 29% nel Nord-Est, il 21% nel Sud e il 18% nel Centro e, con la media di 3 gomme al giorno, si consumano 45.000.000 di gomme; di queste 45.000.000, molte, anzi moltissime, ne vengono gettate in maniera incivile dappertutto: nelle strade, nei marciapiedi, sotto le panche delle Chiese, sotto i banchi di scuola, sull’autobus, nei taxi ecc…ecc…– ci spega Gino – La presenza della Chicza contribuirà, in positivo, al decoro cittadino e a farci…’incavolare’ di meno. In Europa è venduta quasi ovunque e sta accontentando le richieste, sempre più esigenti, di molte consumatrici e di molti consumatori. La Chicza, come in genere tutti i prodotti, non potrà piacere a tutti, ma saprà trovare, anche nel panorama del mercato italiano, il suo spazio e soddisfare le nuove esigenze da parte dei Consumatori Italiani.
La Chicza sarà venduta nelle Botteghe del Commercio equo e solidale e presto anche nelle tabaccherie per la gioia dei cittadini italiani sensibili alle cause ambientali e degli amministratori, che eviteranno così di spendere troppi soldi per ripulire i marciapiedi; ma detto ciò: è proprio necessario gettarle a terra queste gomme da masticare?