Fotovoltaico o eolico? Chardonnay o Trebbiano? Arriva il software Enea per ottimizzare gli investimenti

Arriva un nuovo software sviluppato presso il Centro Ricerche Enea di Frascati, in grado di calcolare, con un margine ridottissimo di errore se in una determinata area conviene installare un impianto eolico o uno fotovoltaico, oppure quale coltura è più adatta al microclima di un territorio e, ancora, cosa è meglio fare per risparmiare energia in casa.

eolico o fotovoltaico? Questo è il problema….O ancora, meglio una vigna coltivata a Trebbiano o a Chardonnay? Come capire, insomma, quale può essere l’investimento più redditizio per sfruttare in maniera ottimale il nostro terreno o i nostri edifici? Come ottimizzarlo in base alle caratteristiche delle superfici e degli ambienti a nostra disposizione?

D’ora in avanti fare la scelta giusta potrebbe non essere più un problema perché in soccorso di agricoltori, imprese, enti pubblici e cittadini autoproduttori di energia elettrica arriva un nuovo software sviluppato presso il Centro Ricerche Enea di Frascati,  in grado di calcolare, con un margine ridottissimo di errore che tipo di impianto conviene installare in una determinata area oppure quale coltura è più adatta al microclima di un territorio e, ancora, cosa è meglio fare per risparmiare energia in casa.

Una novità che sarà accolta con entusiasmo anche dagli installatori e dai tecnici (periti, inegneri etc) che lavorano quotidianamente con le energie rinnovabili e per i quali la corretta progettazione ed il corretto dimensionamento degli impianti sono fondamentali per accontentare le aspettative dei committenti e, quindi, aumentare la propria visibilità e sviluppare la propria professione.

Come ha spiegato Andrea Forni, ricercatore di Enea -“I programmi di valutazione dell’efficienza energetica comunemente diffusi in commercio  possono presentare margini di errore compresi tra il 4 e il 5 per cento, mentre il sistema messo a punto dall’equipe Enea presenta un margine del solo 1 per cento. È evidente che questo dato può avere un’importante ricaduta economica e indirizzare in campo eolico, microvoltaico, solare, fotovoltaico e biomasse, scelte sempre più efficaci e sostenibili sul territorio“.

Si tratta di una tecnologia che offre, insomma, maggiore  correttezza nella valutazione costi-benefici ed è, dunque, fondamentale al momeno della scelta di investire nelle energie rinnovabili, soprattutto perché le indicazioni, grazie al sistema GIS (Geografic Information System-Sistema Informativo Geografico)  sono georeferenziate e riferite ,cioè, esattamente al luogo in cui si intende installare l’impianto, situare l’edificio o impiantare la coltivazione di maggiore qualità, più redditizia e più rispettosa dell’ambiente circostante con le sue caratteristiche peculiari.

Molti, infatti, considerano le città – ha continuato Fornicome delle indifferenziate isole di calore, ma non è così. Un edificio che presenta le stesse caratteristiche tecniche può avere rendimenti energetici molto diversi a seconda del suo posizionamento nelle diverse zone di uno stesso centro abitato. E questo dipende da fattori fisici precisi che consentono di calcolare, attraverso uno specifico algoritmo, produzione energetica ed efficienza con una precisione di gran lunga superiore rispetto al passato grazie al nostro software che introduce una nuova metodologia di calcolo per una valutazione sempre più corretta delle risorse disponibili sul territorio. Prima di costruire, infatti,  occorre sapere con esattezza quale forma di energia rinnovabile è in grado di sfruttare al massimo le condizioni di partenza del territorio o quale coltivazione sia la più adatta per qualità e resa economica. In un sistema fotovoltaico, per esempio,  la valutazione sulla installazione può essere differente anche da un palazzo all’altro, magari tra due palazzi posti uno di fronte all’altro nello stesso quartiere, perché possono cambiare le condizioni climatiche, di insolazione e irraggiamento ma anche il potere riflettente delle superfici: due edifici con le stesse caratteristiche strutturali possono avere, dunque,  rendimenti energetici molto diversi a seconda di dove sorgono. Questo dipende da fattori fisici precisi che possono essere misurati; il nostro algoritmo, diversamente dagli altri, tiene conto anche di questo“.

Il software di Enea è stato presentato ieri  all’interno della 410/ma edizione della Fiera di Grottaferrata, durante l’incontro “Il territorio vitivinicolo alle porte di Roma, la scienza e la tecnologia per uno sviluppo sostenibile“, un evento organizzato da Frascati Scienza, un’associazione nata all’interno del polo scientifico internazionale dell’area tuscolana dove lavorano e vivono più di 3000 ricercatori. Scopo dell’evento è  dimostrare le applicazioni virtuose ed il connubio che può nascere tra agricoltura, e produzione vitivinicola in particolare, e sviluppo delle nuove tecnologie. Un connubio ben rappresentato da  Luigi Fusco, Presidente dell’associazioneProduttori uve Frascati” e Consigliere in “Frascati Scienza” il quale ha affermato che l’idea è quella di  comprendere in che modo la ricerca scientifica possa essere applicata al territorio e all’agricoltura in particolare per “capire cosa i centri di ricerca possono fare per il clima, l’ambiente, l’agricoltura, la tracciabilità della filiera vitivinicola, dal grappolo alla bottiglia. Il nome di Frascati è spesso associato al vino, ma non dobbiamo dimenticare che nella cittadina è presente la più importante area dedicata alla scienza e alla tecnologia di tutta Italia” ha concluso Fusco.

Andrea Marchetti

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