E' calato il sipario sulla BIT 2010, la 30° edizione della Borsa Internazionale del Turismo (18-21 febbraio), uno degli appuntamenti più importanti a livello mondiale del settore che si è chiusa con diverse novità anche dal punto di vista dell'offerta di vacanze eco-sostenibili. Ecco quelle che ci hanno maggiormente colpito sul fronte dell'eco-turismo per gli amanti del freddo e della montagna.
È calato il sipario sulla BIT 2010, la 30° edizione della Borsa Internazionale del Turismo (18-21 febbraio), uno degli appuntamenti più importanti a livello mondiale del settore che si è chiusa con diverse novità anche dal punto di vista dell’offerta di vacanze eco-sostenibili. Ecco quelle che ci hanno maggiormente colpito sul fronte dell’eco-turismo per gli amanti del freddo e della montagna.
Il turismo elvetico presenta nel Cantone Vallese , a Les Cerniers, un piccolo villaggio di igloo costruiti, anziché in ghiaccio, come nel caso degli ice-hotels, in materiali ultratecnologici e resistenti al freddo di circa 40 metri quadrati chiamati Pod.
Whitepod, il campo di igloo vicino Ginevra, progettato da Sofia de Meyer, premiata nel 2005 per l’innovazione del turismo sostenibile, offre dei Pod arredati in legno proveniente dalle foreste svizzere certificate, secondo la filosofia dell'(eco, non ego) di Matteo Thun, architetto altoatesino antesignano degli hotel di montagna eco-friendly. Il suo Vigilius Mountain Resort vicino Merano, raggiungibile solo tramite funivia, è ispirato alla fusione totale con l’ambiente attraverso materiali rinnovabili. Zero co2 e zero rifiuti, il suo credo.
Zermatt, situata ai piedi del Cervino, punta all’essenzialità con la riapertura a marzo del Rifugio Monte Rosa Huttle: una capanna tecnologica a quota 2815. Nella baita alimentata da energia solare e con l’acqua riciclata della neve sciolta, si dorme in camere di design con vista tra il Gorner e il Monte Rosa a partire da 24 euro a notte.
Nelle Alpi Orobiche, a Bratto, la montagna insegue la formula “emozionale”: nelle suite dell’Hotel Milano, vera oasi di tranquillità, ci si rilassa tra chaise lunge LeCorbusier, maxi lampade di Achille Castiglioni e i trattamenti dell’Alpen Spa, il primo biowellness certificato al mondo.
Antonio Chillemi