Un pollo a base di soia per la gioia di tutti vegetariani e vegani del mondo che potranno così finalmente provare il piacere di mangiare carne bianca che carne non è. Perché quello realizzato dagli scienziati americani dell'Università del Missouri è un pollo di soia dall'aspetto e dal sapore molto simile al ruspante pennuto, ma prodotto con ingredienti esclusivamente vegetali.
Un pollo a base di soia per la gioia di tutti vegetariani e vegani del mondo che potranno così finalmente provare il piacere di mangiare (rigorosamente con le mani se dovesse trattarsi della coscia) carne bianca che carne non è.
Perché quello realizzato dagli scienziati americani dell’Università del Missouri è un pollo di soia dall’aspetto e dal sapore molto simile al ruspante pennuto, ma prodotto con ingredienti esclusivamente vegetali.
Dopo polpettine, hamburger e cotolette, dunque dalla soia arriva anche il pollo che, come assicurano gli ingegneri del College of Agriculture, Food and Natural Resources e del College of Engineering che hanno messo a punto il “salutare” surrogato, a differenza degli altri alimenti a base di soia, è costituito per il 75% da base umida e perciò di quella giusta consistenza che renderebbe l’alimento molto simile al pollo vero.
In pratica, le proteine estratte dalla farina di soia, inserite in un macchinario apposito che prevede la cottura, l’estrusione in acqua e la successiva esposizione a calore e pressione, danno vita ad un alimento paragonabile nel gusto in tutto e per tutto al bipide più utilizzato nella cucina di tutto il mondo. Anche se, stando a quanto dichiarato da Fu-Hung Hsiech, lo scienziato a capo della ricerca, al primo tentativo il prodotto così realizzato sapeva molto più di tacchino, ma è bastato “modificare il processo aggiungendo fibre extra per dare una sensazione di soia filante, simili alle fibre grossolane del pollo”.
Sulle proprietà nutrizionali della soia non ci sono dubbi: dalla prevenzione dei tumori all’effetto rinforzante sulle ossa o sui polmoni questo legume rappresenta veramente un concentrato di sostanze necessarie al nostro organismo e probabilmente dal punto di vista proteico, la più valida delle alternative vegetali alla carne. Della quale però evita tutti le controindicazioni a partire dal colesterolo.
Non può che essere quindi incoraggiante la “sintetizzazione” di questo pollo vegetariano. Oltre all’effettivo sapore, però, ci rimane ancora un dubbio: quando arriverà in Italia avrà bisogno anch’esso della carta d’identità obbligatoria per la tracciabilità della carne? A noi basterebbe sapere che non contiene organismi geneticamente modificati.