I 5 migliori progetti di giardini mobili ‘take-away’

I 5 progetti meglio riusciti in fatto di green to go direttamente dalle strade di Brooklyn, New York.

È questo l’ultimo motto americano in fatto di giardini. Nelle strade di Brooklyn, New York è possibile ammirare, forse con un po’ di perplessità, originali progetti di ‘verde take-away’ che abbinano la natura ad alcuni oggetti emblema della rivoluzione industriale: furgoni, carrelli, caravan e camion. Mezzi verdi, nel vero senso della parola, che stanno fiorendo a destra e a manca nelle strade americane.

Mai vista una serra nel rimorchio di un camion? Un prato su ruote? Una roulotte trasformata in giardino? E che ne dite di fiori di campo che crescono sull’ultimo vagone di un trenino urbano o dei carrelli della spesa abbandonati trasformati in orti?

Queste sono solo alcune delle idee newyorkesi e precisamente, i 5 progetti meglio riusciti in fatto di “green to go”. Molti sono in fase di completamento altri, come quelli nelle immagini, sono già stati realizzati e altri ancora sono solo idee orientate a un futuro più verde.

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Kevin Van Braack, personaggio eclettico in fatto di sostenibilità, ha fatto del green to go un’arte realizzando CampingFlat, una roulotte trasformata in un vero e proprio giardino mobile richiudibile. L’eccentrico design non si ferma qui, ideando anche una serra trasportabile costruita sul rimorchio di un comunissimo furgone sono delle opere che con ironia si inseriscono nel contesto della metropoli.

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Joseph Baldwin, ha proposto di piantare fiori selvatici e giardini sull’ultimo vagone di un tram per il beneficio di un vastissimo pubblico metropolitano.

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E poi c’è l’opzione presentata da Annechien Meier. Un’idea più eco-friendly che sviluppa un giardino a emissioni zero fatto con una piattaforma di legno su ruote di gomma che può essere spostato ovunque senza fatica.

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E la versione più semplice ma forse più significativa di questo fenomeno urbano, anche perché più sostenibile delle altre, è il carrello abbandonato e trasformato in mini orto. Invece di legare il verde a simboli dell’industrializzazione, come i veicoli a benzina, vengono recuperati i carrelli della spesa, e quindi ecco il valore aggiunto: riciclo e riuso.

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Serena Bianchi

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