Impianto fotovoltaico o solare termico? Conto Energia o detrazione del 55%? Cerchiamo di capire insieme i vantaggi della politica sul rinnovabile partendo dalle definizioni.
Impianto fotovoltaico o solare termico? Conto Energia o detrazione del 55%? Chi decide di passare al rinnovabile probabilmente si troverà di fronte a questi e ad altri dubbi. Allora cerchiamo di capire insieme i vantaggi, le prospettive e le differenze, anche in termini di incentivi, che offre l’energia solare.
Quando parliamo di impianto fotovoltaico o solare termico entriamo nella categoria delle tecnologie rinnovabili in senso stretto ovvero produzione di elettricità da materia prima inesauribile, il Sole.
La trasformazione dell’energia solare in energia elettrica avviene all’interno della cella fotovoltaica. Qui si verifica il fenomeno chiamato effetto fotovoltaico: un fotone viene assorbito dal reticolo cristallino di un semiconduttore e cede energia agli elettroni più esterni degli atomi del materiale. Se l’energia ceduta è sufficiente, l’elettrone è libero di allontanarsi dall’atomo di origine diventando un portatore di carica. E sarà proprio questo elettrone a venir sfruttato per generare una corrente.
In particolare il fotovoltaico, si riferisce alla produzione di energia elettrica, che può essere utilizzata per il fabbisogno energetico personale, ma non solo. Per questo, gli incentivi del Conto Energia, che è un cosiddetto conto capitale, si concretizzano nella vendita di tutta l’energia elettrica prodotta direttamente al gestore GSE (Gestore dei servizi elettrici) ad una tariffa incentivante. I KWh prodotti vengono poi ceduti al gestore locale (solitamente Enel) e conteggiati attraverso un contatore. In pratica bisogna immaginare la rete nazionale come un’immensa batteria dove il produttore immette l’energia prodotta e la preleva quanta e quando ne ha bisogno.
Anche il Solare Termico utilizza il Sole, ma impiega la sua energia nella produzione di acqua calda sanitaria ed eventualmente l’integrazione al riscaldamento.
Il Solare Termico è una tecnologia di produzione dell’acqua calda molto vantaggiosa. Esistono in commercio, come abbiamo visto, diversi tipi di sistemi solari che si adattano alle più svariate esigenze. Potete, ad esempio, integrare l’apporto di calore necessario al fabbisogno termico di un’abitazione, riducendo considerevolmente l’utilizzo della caldaia, se in casa è installato un impianto a pavimento alimentato con acqua a bassa temperatura.
E se consideriamo che il costo dei combustibili subirà in futuro notevoli aumenti, il maggior investimento iniziale sarà ripagato rapidamente.
Come il fotovoltaico, anche il solare termico può vantarsi di interessanti incentivi come la detrazione del 55% della Finanziaria 2007.
A seconda dell’impianto scelto, quindi, gli incentivi cambiano.
Facendo riferimento al nuovo anno in corso, sul fotovoltaico è in vigore il Nuovo Conto Energia che, oltre a confermare GSE soggetto attuatore del sistema di incentivazione per il solare fotovoltaico, ha inserito alcune modifiche rispetto al Conto precedente.
Il Nuovo Conto Energia che come abbiamo visto, ha favorito lo sviluppo in Italia di oltre 60mila impianti per una potenza fotovoltaica complessiva superiore a 800 MW ha procedure più snelle, una potenza incentivabile complessiva di 1.200 MW e prevede che i titolari di impianti fotovoltaici richiedano le tariffe a impianto già realizzato e in esercizio. Premi aggiuntivi per gli impianti abbinati a interventi di efficienza energetica degli edifici e incrementi di tariffe per le opere realizzate su scuole, ospedali e piccoli comuni.
Abolito il limite annuo di potenza incentivabile e, nel caso si raggiunga la soglia dei 1.200 MW, sarà possibile accedere alle tariffe agevolate a condizione che gli impianti entrino in esercizio entro quattordici mesi dalla data in cui sarà stato raggiunto tale limite.
Per impianti fotovoltaici che non superano i 200 kWp, il responsabile dello stesso potrà aderire al Conto Energia in modi diversi ovvero, con connessione in rete o scambio sul posto.
Con la connessione in rete l’utente consumerà direttamente l’energia prodotta solo nel momento e nella quantità in cui è prodotta. L’energia in eccesso verrà ceduta e venduta in rete. Per fare questo è richiesto il possesso di Partita IVA. Per chi non fosse in possesso di Partita IVA, la potenza massima installabile da parte di persone fisiche è di 20 kWp.
Con lo scambio sul posto ci sarà il rimborso dell’energia prelevata dalla rete equivalente all’energia immessa in rete a cura del GSE.
Per gli impianti che superano i 200 kWp l’unica modalità di connessione al Conto Energia è la cessione.
Le tariffe e i premi sul fotovoltaico cambiano a seconda dell’anno di entrata in esercizio dell’impianto. Se dopo il 13 aprile 2007 e prima del 31 dicembre 2008, le tariffe saranno quelle riportate in tabella.
IMPIANTI FOTOVOLTAICI – Potenza nominale dell’impianto P (kW) – 1 Non integrato – 2 Parzialmente integrato – 3 Integrato
A – 1 ≤ P < 3 – 0,40 – 0,44 – 0,49
B – 3 < P ≤ 20 – 0,38 – 0,42 – 0,46
C – P > 20 – 0,36 – 0,40 – 0,44
Hanno diritto a una maggiorazione della tariffa del 5% gli impianti con potenza superiore a 3 kW che fanno parte della tipologia non integrato (ovvero, ad esempio quelli al suolo) e consumano almeno il 70% dell’energia prodotta. Gli impianti parzialmente integrati si riferiscono a impianti a tetto aderenti alla superficie della copertura, mentre in quelli integrati i pannelli solari sono “inglobati” nel tetto stesso, come ad esempio nel caso delle pensiline.
Per gli impianti entrati in esercizio dal 1 gennaio 2009 al 31 dicembre 2010, i valori saranno inferiori del 2% per ogni anno successivo al 2008. Le tariffe, riconosciute per 20 anni a partire dalla data di entrata in esercizio dell’impianto, rimarranno costanti per l’intero periodo.
Per ulteriori informazioni, vi segnaliamo che GSE ha pubblicato un interessante rapporto ‘fotovoltaico 2008 – 2009 dove vengono illustrati dettagliatamente diversi aspetti del Conto Energia italiano. Quali gli impianti ammessi all’incentivazione, il premio abbinato ad un uso efficiente dell’energia e come fare richiesta.
Per il solare termico il discorso cambia. Gli incentivi del Ministero dello Sviluppo Economico rendono pienamente operativi fino al 2010 gli sgravi fiscali per le famiglie che migliorano l’efficienza energetica della propria casa.
Chi investe per rendere energeticamente più efficiente la propria abitazione paga meno tasse e riduce la propria bolletta energetica. Fino al 2010 incluso, nella dichiarazione annuale dei redditi sarà possibile detrarre il 55% di tutte le spese sostenute per risparmiare energia nella propria abitazione, compresa l’installazione di impianti solari termici per la produzione di acqua calda.
Per l’installazione dei pannelli solari, adempimenti burocratici e formulari informativi sono stati notevolmente semplificati. Il cittadino può predisporre la documentazione necessaria anche senza il supporto di un tecnico abilitato. La detrazione del 55% per le spese sostenute, può essere ripartita in un numero di anni variabile da 3 a 10, a scelta del contribuente che potrà commisurare la quota annuale al proprio reddito.
Lo sviluppo tecnologico nel rinnovabile potrebbe rappresentare la chiave di volta per uscire dalla crisi economica, innescando un andamento virtuoso di crescita e sviluppo. Nuovi posti di lavoro e maggiori vantaggi economici, quindi, senza contare il notevole beneficio ambientale. Conto Energia e detrazione del 55% sono i primi mattoni di una politica energetica italiana che può e deve crescere. Ma cosa succederà nel 2011?
Serena Bianchi