Il Parapendio, per godere appieno della natura

Fra le attività di volo libero, cioè quello fatto senza l'ausilio di motore, il parapendio è sicuramente quello che negli ultimi tempi sta attirando sempre più persone.

Fra le attività di volo libero, cioè quello fatto senza l’ausilio di motore (in questo caso si parla invece più propriamente di volo sportivo nel cui ambito rientrano velivoli ultraleggeri quali per esempio gli alianti o i deltaplani a motore), il parapendio è sicuramente quello che negli ultimi tempi sta attirando sempre più persone forse perché rispetto ad altre discipline affini è meno traumatico e presenta meno difficoltà di approccio, almeno all’inizio.

Questo sport è capace veramente di offrire emozioni grandiose – e noi che scriviamo abbiamo voluto provarle in prima persona e confermiamo pienamente! – ed è inoltre – e per chi come noi ama la natura non è un optional secondario – in assoluto, insieme al deltaplano, lo sport di volo più ecologico che esista. Il volo libero sfrutta, infatti, la sola forza del vento per poter essere eseguito. Niente di meglio per poter provare adrenalina e senso di libertà davvero senza paragoni con nessun’altra disciplina sportiva, forse perché volare è da sempre uno dei più grandi sogni dell’uomo o forse perché dal cielo si domina ogni cosa e si godono viste davvero spettacolari sul paesaggio e la natura circostanti. Col parapendio si vola anche a oltre mille metri di quota dove a regnare è soltanto la voce del vento. Un’emozione da provare prima o poi nella vita e l’autunno con i suoi colori e i suoi venti spesso perfetti per il volo, dovute alla maggiore instabilità climatica, si dimostra uno dei periodi ideali per dedicarsi a questo sport.

Come funziona

parapndio_decolloIl parapendio vola sfruttando le correnti ascensionali di aria calda che sono in grado di portare verso l’alto la vela. Il parapendio si è evoluto in modo radicale nei suoi 20 anni di vita passando dalla forma a materasso derivata dal paracadutismo a veri e propri velivoli dalla forma molto slanciata e allungata. Un po’ come avviene per le automobili, quanto più la sua forma a falce sarà affilata e stretta tanto più la vela avrà caratteristiche di volo migliori e richiederà maggiore abilità di pilotaggio. Il decollo rappresenta la fase più importante e critica di questo sport che se eseguito con la massima attenzione, rispettando quelle che sono le indicazioni che vengono date dall’istruttore nella fase di pre-volo, non presenta pericoli oggettivi. Si effettua generalmente lanciandosi da un pendio non troppo scosceso sul quale si comincia a correre per permettere al vento di gonfiare la vela. Quando si vola in tandem con l’istruttore l’unica incombenza del passeggero è quella di correre il più veloce possibile fino a quando non viene detto di smettere, il che significa continuare a correre (almeno ancora per due o tre falcate) anche dopo che effettivamente ci si è sollevati da terra. Questo perché se si smette di correre c’è il rischio che la vela non si gonfi a sufficienza e si richiuda su se stessa. Un volo fatto in tandem dura in media fra i 30 e i 45 minuti mentre i voli fatti singolarmente possono durare anche di più, sempre in base alle condizioni meteo e alle correnti ascensionali.

Cosa serve

Gli attrezzi fondamentali per volare sono:

  • il parapendio (o vela), che gonfiandosi attraverso le correnti ascensionali consente di volare;
  • l’imbrago, più propriamente detta selletta. Il pilota è come se volasse seduto su una comoda poltroncina, studiata per aiutarlo a controllare la vela oltre che con i freni, anche con gli spostamenti del corpo. La selletta è collegata a delle cinghie che una volta allacciate permettono al pilota di volare in assoluta sicurezza senza il rischio di sfilarsi;
  • il casco, da indossare sempre per questioni di sicurezza;
  • il paracadute di riserva, in caso di problemi durante il volo.

Estremo ma per tutti

Il parapendio è certamente il più sicuro fra gli sport di volo libero. Nella vita però ogni cosa può essere vissuta in maniera estrema, quindi è ovvio che virate, acrobazie e cose di questo genere, a maggior ragione se non si ha la dovuta esperienza, espongono a qualche rischio in più. Tutto dipende quindi dal pilota e se non ci si va a cacciare da soli in situazioni pericolose il parapendio può essere vissuto in piena sicurezza. Il fatto stesso che uno zainone di 10 chili contenga tutto l’occorrente per spiccare il volo la dice lunga d’altronde sull’estrema versatilità di questo sport e sulla relativa facilità con ci si può ad esso accostare. Per volare col parapendio non bisogna essere quindi necessariamente dei cuor di leone. Il decollo è molto simile a una partenza in seggiovia e si vola comodamente seduti, certo sospesi a diverse centinaia di metri dal suolo, ma pur sempre comodi almeno rispetto al cugino deltaplano per esempio, dove è necessario mantenere particolari posizioni ed esercitare una maggiore forza fisica per indirizzare il volo. Inoltre per chi si avvicina per la prima volta a questo sport, o comunque in ogni caso durante i primi voli, è sempre fortemente consigliabile volare in biposto, accompagnati cioè da un istruttore che siede alle spalle del passeggero guidando l’attrezzo. L’unico sforzo che viene richiesto al passeggero è quello di correre in avanti il più veloce possibile nel momento del decollo per permettere al vento di gonfiare la vela e staccarsi da terra. Per volare non sono richiesti requisiti particolari, se non avere almeno 16 anni. Coloro invece che vogliono fare le cose più seriamente c’è la possibilità, seguendo appositi corsi, organizzati da diverse scuole di volo sparse per l’Italia che fanno capo alla Federazione Italiana Volo Libero, di una durata variabile fra i tre e i sette mesi, di prendere il brevetto di volo rilasciato dopo un esame finale (per accedervi bisogna aver fatto almeno 30 voli) dall’Aero Club d’Italia.

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I costi

Il parapendio è sicuramente il modo più facile ed economico per volare in libertà. Facciamo due conti:
  • Un’attrezzatura base (vela, selletta, casco, paracadute d’emergenza) nuova costa in media sui 3mila euro. Usata, collaudata ovviamente, si trova in giro anche a 500 euro. Importantissimo ovviamente controllare o far controllare a chi se ne intende che sia in buone condizioni.
  • Un volo singolo, per chi vuole solamente provare l’emozione di un volo in tandem, quindi con l’attrezzatura fornita da chi organizza il volo, costa in media fra i 90 e i 120 euro, a seconda dei posti, per una durata di 30-45 minuti al massimo.
  • Un corso completo per il brevetto costa in media sui mille euro e solitamente le scuole forniscono tutto il materiale necessario quindi non bisogna aggiungere a questa cifra anche quella necessaria all’acquisto dell’attrezzatura. La quota d’iscrizione comprende normalmente anche assicurazione, iscrizione alla Federazione Italiana Volo Libero (www.fivl.it) e all’Aero Club d’Italia (www.aeci.it).

Alcuni dei paradisi del parapendio

In Italia:

Nord: In Lombardia a Suello-Monte Cornizzolo (www.cornizzolo.com), in Valle d’Aosta a Breuil-Cervinia (www.fansdesport.it) e in Veneto a Bassano-Monte Grappa (www.montegrappa.org).

Centro: In Lazio a Norma-Poggio Bustone (www.asparapendionorma.net) e in Abruzzo in zona Gran Sasso (www.abruzzofly.it).

Sud: In Sicilia: San Vito Lo Capo, Monte Cofano, Monte Jato e altre location (www.parapendiosicilia.it) e in Sardegna a Chiaramonti (www.parapendiosicilia.it).

In Europa ma a due passi da noi:

Austria: Sölden- Ötztal (www.oetztal.com) e Stubai (www.stubai.at).

Svizzera: Vercorin (www.parapente-club-vercorin.ch)

Ulteriori info: www.legapilotifivl.it (Lega Piloti Volo Libero), www.cornizzolo.com (il sito di una delle scuole italiane più grandi e prestigiose, la “Parapendio Lecco”) e www.parapendio.it, dove si trovano informazioni relative soprattutto alle attività di parapendio nel Centro-Sud.

Vincenzo Petraglia

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