Guida alla pulizia e alla conservazione fai da te dei cibi

La guida, prima parte di una più ampia dedicata alla cucina ecologica, con tante informazioni e suggerimenti per lavare e conservare i cibi in modo naturale, ma anche per pulire con prodotti fai-da-te pentole e cucina una volta finito di preparare le vostre leccornie.

Qual è il modo più ecologico per conservare a lungo le pietanze? Ci sono dei detergenti naturali per lavare frutta e verdura o pulire la cucina? Questa semplice guida, prima parte di una più ampia dedicata alla cucina ecologica, risponderà a queste domande e vi fornirà informazioni e consigli utili su prodotti, materiali e “detersivi” ecologici fatti in casa. Tanti suggerimenti per lavare e conservare i cibi in modo naturale, ma anche per pulire con prodotti fai-da-te pentole e cucina una volta finito di preparare le vostre leccornie.

Lavare i cibi e pulire la cucina in modo ecologico: ecco come si fa!

1.1 Limone, aceto e bicarbonato: gli alleati naturali per detergere

L’utilizzo del succo di limone, dell’aceto e del bicarbonato per lavare a fondo frutta e verdura, pentole, padelle, piani di lavoro, fornelli e credenze è un rimedio antico, consolidato nel tempo da generazioni di nonne, ma ancora molto efficace e soprattutto ecocompatibile.

Questi tre “detersivi” naturali infatti contengono proprietà in grado di combattere virus e batteri proteggendo così i nostri alimenti e i materiali di cui facciamo uso.

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1.2 Basta un po’ di limone e la cucina risplende!

Il limone è da sempre considerato una sorta di panacea universale per tutti i suoi preziosi principi attivi e per le sue numerose proprietà terapeutiche, che lo rendono largamente utilizzato anche nel campo della fitoterapia e dell’aromaterapia. Tra le varie proprietà infatti ricordiamo l’acido citrico, il citrato di calcio e quello ti potassio, l’acido malico, il glucosio e il fruttosio, il calcio, il ferro, il silice, il fosforo e ancora il rame, il manganese, la canfora di limone e tante vitamine.

Tutti questi principi conferiscono al limone una serie di importanti proprietà, come quella antisettica e battericida, depurativa e remineralizzante, senza considerare la lunga serie di benefici che è in grado di assicurare all’organismo umano.

In realtà il limone è un vero e proprio alleato per le pulizie domestiche. Per pulire le pareti del vostro frigo, del freezer o i piani di lavoro della cucina, vi consigliamo di immergere una spugnetta in una bacinella di piccole dimensioni che riempirete con il succo di un limone diluito con mezzo litro di acqua tiepida. Con questo prezioso detersivo naturale potete igienizzare e detergere le vostre superfici in modo 100% bio!

1.3 Aceto divino!

L’aceto può essere usato come detergente naturale per sgrassare insalatiere unte, padelle sporche e pentole usate, ma anche per eliminare il calcare dalla rubinetteria. Basta immergere una spugna in una piccola bacinella piena di acqua e aceto, strizzare bene, passarla sulla superficie e poi risciacquarla.

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Se invece i vostri recipienti sono particolarmente grassi, aumentate la dose di aceto; nei casi più disastrosi, quando lo sporco non viene via, bagnate direttamente con aceto puro senza diluirlo con acqua e passateci una spugna. Una volta risciacquato, il vostro contenitore sarà come nuovo!

Ma gli usi dell’aceto non finiscono qui, perché grazie alle sue componenti, come l’acido acetico, può essere impiegato per sciogliere depositi di calcare, allontanare i sali di calcio catturati dalle fibre dei tessuti (quindi come ammorbidente) e ammorbidire i capelli rendendoli più lucenti dopo il normale lavaggio. Ricordiamo inoltre che l’aceto, pur non essendo un disinfettante vero e proprio, è in grado di contrastare la diffusione di vari tipi di batteri; è infatti considerato un vero e proprio conservante naturale.

Grazie alle sue preziose proprietà sgrassanti e alla sua azione anticalcare, potete usare l’aceto anche per rendere più brillante l’acciaio delle vostre pentole, basterà passarvi una spugnetta imbevuta di aceto (una tazzina da caffè ogni cinque litri di acqua). Le vostre batterie torneranno a splendere!

1.4 Bicarbonato: tutte le proprietà per detergere frutta e verdura. Ma non solo…

Anche il bicarbonato è un alleato utilissimo ed ecologico per la detersione della cucina.

Per pulire il frigorifero, il freezer, il forno tradizionale o il microonde mettete due cucchiai di bicarbonato in mezzo litro d’acqua, immergeteci una spugna pulita che strizzerete accuratamente e il gioco è fatto! Basterà passare il panno sulle superfici per eliminare sporcizia, batteri e cattivi odori in modo assolutamente naturale.

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– Lavare frutta e verdura in modo 100% bio

Per sfruttarne al massimo i benefici della frutta e della verdura sarebbe meglio mangiarle con tutta la buccia, ricca di vitamine ma soprattutto di fibre e minerali indispensabili per il nostro organismo. Per farlo naturalmente dobbiamo essere sicuri di aver lavato a fondo i nostri cibi rimuovendo tutte le impurità e tutti i residui potenzialmente dannosi. Ecco che il bicarbonato di sodio ci viene in aiuto ancora una volta!

Vediamo come…

Per frutta e verdura a buccia rigida, come mele, pomodori, peperoni, pere e prugne, potete preparare facilmente (in un contenitore o sul palmo della mano) una pasta di acqua e bicarbonato, mettendo una parte di acqua e tre di polvere, che potrete sfregare direttamente sulla buccia. Fatto questo, risciacquate con cura sotto l’acqua corrente.

bicarbonato

Se invece dovete detergere la frutta a grappolo, quella di piccole dimensioni o particolarmente delicata, come uva o fragole, riempite una bacinella con un cucchiaio di bicarbonato per ogni litro d’acqua e lasciate ammollo per almeno un quarto d’ora. Poi risciacquate con abbondante acqua.

– Un tocco di bicarbonato tra pentole, fornelli e non solo…

Le preziose proprietà del bicarbonato di sodio non finiscono qui, perché l’uso di questa polvere in cucina fa davvero miracoli. Ad esempio, per ottenere dolci ben lievitati e più soffici basterà aggiungere un cucchiaino di bicarbonato all’impasto (oltre naturalmente alla dose consigliata di lievito) e il vostro dessert diventerà irresistibile. Una punta di cucchiaino nelle uova invece renderà più soffice la vostra frittata. La stessa cosa vale per la pastella da friggere, per i pancake e la pizza.

Se invece avete intenzione di cucinare un bollito, aggiungete a inizio cottura mezzo cucchiaino di bicarbonato ogni litro d’acqua e la carne risulterà molto più tenera.

– Tavoli e sedie da giardino

Questo minerale dalle numerose proprietà, assolutamente naturale e anche molto economico (in alcuni supermercati e discount la confezione da un chilo costa intorno agli 80 centesimi) è in grado di aiutarci anche nelle pulizie estive, in particolare nella detersione dei mobili da giardino, ma anche di piastre e griglie per i barbecue all’aperto.

Per rimuovere le tracce di sporco dai tavoli e dalle sedie da esterni basta fare un composto di due cucchiai di bicarbonato per ogni litro d’acqua calda, passare questa soluzione sulle superfici con l’aiuto di una spugna e infine risciacquare.

Per proteggerli meglio dalle intemperie e tenerli lontano dalle muffe invece basta cospargere di polvere i contenitori in cui andranno riposti durante l’inverno.

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– Dopo il barbecue? Pulizie ecocompatibili!

Avete cotto braciole e salsicce sulla griglia e ora non sapete come pulirle senza ricorrere a detersivi aggressivi? Niente paura!

Anche in questo caso basta realizzare una pasta, fatta con una parte di acqua e tre di bicarbonato, applicarla su una spugna e sfregarla in modo energico su piastre e griglie fino a quando non saranno lucide. Poi risciacquate. Se invece trovate tracce di cibo particolarmente resistenti, invece della spugna, potete usare una spazzola a setole rigide.

In ogni caso, l’azione detergente e un po’ abrasiva di questo minerale vi faranno risparmiare tempo e fatica senza danneggiare l’ambiente.

– Per pulire pentole in coccio

Avete cucinato il vostro fantastico pranzetto, ma alla fine è arrivato il momento di lavare e pulire il pentolame sporco.

Per detergere i contenitori di coccio basta usare una miscela di acqua e bicarbonato (una parte di bicarbonato e due parti d’acqua) risciacquare e poi, usando una piccola spazzola, passate sulle pareti una mistura di aceto e sale per igienizzare e sgrassare bene la pentola.

La spazzola permette di pulire bene i pori della terracotta togliendo il grasso e i residui che si accumulano, mentre l’aceto e il sale insieme sgrassano e igienizzano.

Fatto questo, per risciacquarla, passatela sotto l’acqua calda e naturalmente ricordate di pulire bene la spazzola che avete usato. È sufficiente detergerla con aceto e bicarbonato oppure passarla su un pezzo di sapone di Marsiglia e bicarbonato.
Si può usare la stessa tecnica per pulire bottiglie e brocche di coccio. L’interno va lavato soltanto con aceto e sale fino, anche in questo caso potete usare una spazzolina per strofinare bene le pareti. Se l’esterno è grasso basta passare una spugna con aceto e bicarbonato; infine risciacquate con acqua calda.

Per approfondire le pulizie in cucina

Metodi per conservare i cibi in modo naturale

Le tecniche più ecologiche per mantenere i cibi freschi sono quelli che usavano i nostri nonni prima dell’arrivo del frigorifero e del freezer. Un tempo infatti, per fermare la proliferazione dei microrganismi responsabili del processo di deterioramento in seguito alle alte temperature, si usavano soprattutto casse piene di ghiaccio in cui venivano sistematici i cibi facilmente deperibili. Un altro sistema era quello dell’essicazione, che si adatta agli insaccati o ai formaggi ad esempio, oppure la conservazione con il sale, l’olio, l’aceto e addirittura lo zucchero!

E allora, perché non riprendere in considerazione questi metodi naturali, evitando anche la presenza di conservanti artificiali, e risparmiare così un po’ di energia senza il rischio di alterare i sapori dei nostri cibi?

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Seccare i cibi per conservarli più a lungo
Tra i più antichi metodi di conservazione, l’essiccazione consiste nella sottrazione quasi totale dell’acqua dall’alimento, che si ottiene lasciando il prodotto sotto il sole oppure utilizzando appositi essiccatoi, che prevedono il passaggio di aria calda grazie al quale si assorbe l’umidità dei cibi.

L’essiccamento viene usato per conservare la frutta (fichi, prugne), gli ortaggi (pomodori, peperoncini, ecc), le olive, i funghi e anche la carne di maiale precedentemente ben salata.

Ad esempio, ancora oggi in alcune parti d’Italia, le salsicce vengono prima essiccate, poi conservate nel grano, nella semola o nel fieno, così da prolungarne la freschezza.

Leggi la procedura per essiccare i pomodori in casa.

Il conservante naturale per eccellenza, in grado di uccidere o rendere inattivi i batteri, è il sale (o la salamoia) che riesce a sostituire in modo efficiente le sostanze chimiche oggi usate per lo stesso scopo, come l’anidride solforosa, l’acido salicilico, l’acido ascorbico, i nitriti e tante altre sostanze.

Leggi il procedimento per preparare e conservare sotto sale le alici, i pomodori e le olive!

Accanto al sale ci sono una serie di altri conservanti del tutto naturali per poter preservare dal deterioramento i cibi più diversi; ad esempio un metodo ancora molto diffuso è la conservazione di verdure sotto’olio e sotto aceto, marmellate e composti sotto alcool o sotto lo zucchero.

sottoaceti

L’olio di oliva protegge gli alimenti dal contatto con l’aria ed impedisce quindi lo sviluppo dei microrganismi aerobi.

La conservazione sott’olio è antichissima e diffusissima per la preparazione di carciofini, zucchine, funghi, piselli, fave, asparagi, peperoni, ma anche alcuni tipi di insaccati, posti in vasi e ricoperti di olio d’oliva o anche grasso di maiale fuso (strutto).

L’azione conservativa dell’aceto è data dal suo potere acidificante, che abbassa notevolmente il ph del cibo ostacolando lo sviluppo di microrganismi. Questa tecnica è usata soprattutto per la conservazione di ortaggi già sottoposti a trattamento termico, come i sottaceti.

marmellate

Anche lo zucchero contribuisce, come il sale, al processo di disidratazione, che rende inattivi i microrganismi. Il saccarosio, per riuscire ad impedire il proliferarsi di batteri, deve essere presente anche nell’alimento, in concentrazioni pari al 50-60%.

Con questo metodo si possono conservare ciliegie, amarene, frutti di bosco (che contengono meno acqua di altri tipi di frutta) ma anche composte e topping a base di frutta.

In alcuni casi a questo metodo è abbinato un trattamento termico impiegato spesso per la confezione di marmellate e gelatine.

Conserva e semiconserva

La conserva invece, quella che si prepara in casa, è un prodotto (verdure, marmellate, mousse e salse) confezionato in un recipiente ermeticamente chiuso (come lattine o barattoli di vetro, ad esempio i Bormioli) e sottoposto a sterilizzazione.

conserve

Questa consiste nell’immergere il barattolo riempito e ben chiuso in una pentola di acqua bollente (o metà acqua e metà aceto) e lasciarlo bollire per qualche minuto.

Il processo di bollitura serve per distruggere e tenere lontani i microrganismi.

Così trattati i prodotti possono essere conservati, a temperatura ambiente, per mesi e mesi; in alcuni casi anche per alcuni anni.

Con il metodo della semiconserva il cibo viene messo in un contenitore impermeabile all’acqua e all’aria, coperto di olio o di aceto oppure trattato con il sale. Un esempio? Le alici sotto sale di cui abbiamo parlato qualche tempo fa.

Si ripone il prodotto (alici, carne di maiale o capperi ad esempio) in un contenitore posizionandolo a strati ed alternando strati di sale a strati di cibo; si pressa bene il tutto e si copre il barattolo con un tappo sul quale viene poggiato un peso.

In questo modo si riesce ad espellere l’acqua in modo naturale e proteggere così i cibi dal processo di deterioramento.

Verdiana Amorosi
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