Cuore malato? Se crudo e schiacciato ci pensa l’aglio

una ricerca statunitense condotta dalla University of Connecticut School of Medicine e pubblicata sul Journal of Agricultural and Food Chemistry ha messo in evidenza i benefici apportati al sistema cardiovascolare dall'aglio soprattutto se non lavorato e cucinato.

Per la persona amata, soprattutto se si ha intenzione di conquistarla, non è proprio il massimo, ma per il nostro cuore sì! Soprattutto se mangiato crudo, fresco, tritato e al naturale! A sostenere le virtù da “stranamore” dell’aglio, una ricerca statunitense condotta dalla University of Connecticut School of Medicine e pubblicata sul “Journal of Agricultural and Food Chemistry” che avrebbe messo in evidenza i benefici apportati al sistema cardiovascolare da questo bulbo, soprattutto se non lavorato e cucinato.

Merito dell’idrogeno solforato, la sostanza che conferisce al bulbo il caratteristico odore di “uova marce” e che, se assunta per via orale, favorisce la circolazione, in quanto capace di rilassare i vasi sanguigni. Dagli esperimenti condotti sui topi è emerso come questo elemento chimico, si formerebbe solamente quando l’aglio è fresco (non secco), meglio se tagliato e schiacciato.

A due gruppi di cavie a cui erano stati provocati attacchi di cuore, sono stati somministrati per 30 giorni rispettivamente aglio crudo fresco e aglio cucinato o comunque trattato. Il trattamento è risultato benefico per entrambi i gruppi, ma i topolini alimentati con l’aglio schiacciato fresco hanno riscontrato effetti significativamente maggiori, riducendo in maniera più marcata i danni causati dal mancato apporto di ossigeno e ripristinando meglio la circolazione.

Insomma, come afferma Dipak Das, coordinatore dello studio, “l‘aglio fa bene anche cucinato, ma crudo e tritato ha un significativo effetto benefico sulla pressione sanguigna nel ventricolo sinistro e sulla circolazione dell’aorta“.

Oltre, chiaramente, a tenere lontano eventuali vampiri che intendono azzannarcela 😛

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