Un gruppo di giovani architetti veneti ha pianificato un complesso residenziale sociale a Rovigo per anziani, disabili e più in generale per la nostra amata Terra. Un progetto di edilizia pubblica che ha vinto un concorso di progettazione indetto dall'Ater di Rovigo promuovendo il concetto di sostenibilità integrata ovvero sostenibilità sociale sommata a sostenibilità economica e ambientale.
Un gruppo di giovani architetti veneti ha pianificato un complesso residenziale sociale a Rovigo per anziani, disabili e più in generale per la nostra amata Terra. Un progetto di edilizia pubblica che ha vinto un concorso di progettazione indetto dall’Ater di Rovigo promuovendo il concetto di sostenibilità integrata ovvero sostenibilità sociale sommata a sostenibilità economica e ambientale.
La messa in opera è prevista per il prossimo autunno. Il complesso sarà dotato di una serie di abitazioni sperimentali a basso impatto ambientale, ampi spazi comuni e numerosi servizi.
Il piano abitativo promuoverà il valore urbanistico dell’Housing un concetto che va al di là della casa intesa come luogo dove mangiare, dormire e lavarsi; un posto in cui sentirsi realizzati come abitanti, dove spostarsi, trovare spazi di relazione, crescere come persona potendo personalizzare la propria abitazione.
Tutto questo naturalmente nel rispetto dell’ambiente. “Less with more” raddoppiare la produttività e l’efficienza degli edifici dimezzando i consumi energetici degli stessi è la regola su cui si fonda l’intero prospetto urbanistico. I materiali di costruzione saranno a bassissimo impatto ambientale, privi di emissioni nocive per i futuri residenti ed ecocompatibili secondo le logiche del Life Cycle Assessment ovvero il ciclo di vita dei materiali stessi.
Una serra solare a doppia altezza verrà utilizzata come tecnologia passiva/attiva per il controllo climatico estate – inverno garantendo l’effetto camino e una ventilazione naturale controllata.
L’acqua verrà sfruttata al 100%. È previsto un impianto per la raccolta delle acque meteoriche, uno per il riciclo di quelle grigie e uno per la prima depurazione di quelle nere.
La fornitura di energia termica ed elettrica sarà implementata con sistemi di produzione da fonti rinnovabili. Pannelli solari e fotovoltaici saranno parte integrante del complesso abitativo contribuendo alla qualità architettonica del quartiere.
Un esempio di eco-architettura che grazie all’uso di tecnologie di prefabbricazione leggera in legno per le strutture portanti, alla modularità e alla replicabilità degli edifici sarà pronto in tempi brevissimi e si adatterà a molteplici contesti urbani e alle più varie situazioni economiche.
Serena Bianchi