Quando ci rechiamo allo stadio per una partita o per un concerto non teniamo in conto di quanta energia sia consumata, quante emissioni vengano liberate. Tra un gol ed una canzone, sciarpe e cori, l'ambiente spesso è la vittima sacrificale per il nostro divertimento.
Come già detto, molti stadi stanno adottando misure e norme per cercare di rispettare Madre Terra, ma uno stadio interamente costruito con materiali riciclabili e alimentato completamente ad energia solare non si era mai visto. O forse mai immaginato. Ci hanno pensato i taiwanesi, in occasione dei Word Games 2009, l’evento sportivo, in programma dal 16 al 26 luglio per le discipline non presenti nei giochi olimpici, organizzato dall’International World Games Association sotto il patrocinio del Comitato Olimpico Internazionale.
A Kaohsiung, l’architetto giapponese Toyo Ito ha progettato il Kaohsiung World Stadium, realizzato interamente con materiali riciclabili al 100% e ricoperto da un tetto a forma di fiume sul quale sono installati ben 8.844 pannelli solari. Il complesso “eco-sportivo”, giusta combinazione tra design moderno e norme ambientali, fornirà l’energia necessaria per l’illuminazione delle 3.300 lampadine e dei due megaschermi, oltre che per il condizionamento. Alle “anti-olimpiadi”, dunque, 55.000 persone potranno godersi i loro sport preferiti nella consapevolezza di avere un pizzico di anima verde. Ancora meglio poi se al complesso ci si reca con la bicicletta e si ricicla quello che si compra, dal pop-corn alle bottigliette di plastica.
Ma…forse è meglio non essere troppo esigenti. E quando non si gioca? Il governo di Taiwan non si può certo ritenere sciupone. L’energia in eccesso, prodotta sia durante gli eventi sportivi che quando lo stadio è chiuso, sarà venduta. Circa 1.14 milioni di KwH all’anno, non possono che far comodo all’economia, ma soprattutto all’ambiente, permettendo di risparmiare 600 tonnellate di CO2.