Montenegro, oasi ecologica a rischio nucleare

Sole e bel clima fanno pensare alle vacanze, ma che sia mare o sia montagna, anche queste sono scelte che vanno fatte con cura e nel rispetto dell'ambiente. E per chi è fermamente convinto di ciò, basta spostarsi con il traghetto a pochissime ore dall'Italia per approdare nel primo stato ecologico. In una parola: Montenegr dove però si torna a parlare di nucleare.

Sole e bel clima fanno pensare alle vacanze, ma che sia mare o sia montagna, anche queste sono scelte che vanno fatte con cura e nel rispetto dell’ambiente. E per chi è fermamente convinto di ciò, basta spostarsi con il traghetto a pochissime ore dall’Italia per approdare nel primo stato ecologico. In una parola: Montenegro.

Quando si pensa a quell’area geografica, balcanica, è un po’ come pensare ad una quasi Europa, sempre troppo lontana. È lo stesso pensiero che si legge sul blog dedicato dall’Osservatorio sui Balcani a chi vive in quei territori ed ha in comune il fatto di parlare e scrivere in lingua italiana, tra l’altro lingua ufficiale del blog. Una retrospettiva interessante, per chi quest’estate ha voglia di scoprire territori incontaminati e ancora poco richiesti dai trend del turismo. Quella del Montenegro infatti è un tipo di meta che ancora non rientra nelle vacanze più gettonate, ma può anche per questo risultare più affascinante.

Il Montenegro è il primo stato che nella sua Costituzione si autoproclama, oltre che democratico, anche uno Stato sociale ed ecologico. Dal 1991, anno della proclamazione del Montenegro a Stato indipendente dalla Serbia, i 14 mila chilometri quadrati di questa oasi pura non sono stati aggrediti dal turismo sfrenato e da politiche di sfruttamento commerciale. Finora è stato così, dato che lo Stato è patrimonio protetto dell’Unesco, ma è anche vero che leggendo le ultime notizie sul sito già citato sembra che in questi ultimi tempi le cose stiano cambiando nell’aria e che ci sia da parte delle autorità “voglia di nucleare“, soprattutto dopo che Albania e Croazia, dalla fine di aprile di quest’anno, sembra abbiano voglia di investire in questo settore e costruire una centrale proprio sul lago Scutari, al confine con il Montenegro. Non era mai esistito il problema, per via di una legge, approvata nel 1995, che vietava la costruzione di centrali di questo tipo: la politica di gestione dell’energia infatti, si è sempre concentrata sulle centrali idroelettriche. Per restare sempre aggiornati, su www.montenegro.com c’è tutto quello da sapere.

Anche se piccolo, il Montenegro ha sviluppato un grande patromonio di biodiversità e la creazione di quattro parchi naturali con foreste vergini e laghi incontaminati, che ospitano una grande varietà di pesci ed uccelli, come i pellicani, e tra questi anche il lago più pulito d’Europa, il lago Tara, dove si erge il canyon più profondo del mondo dopo il più famoso Gran Canyon, che tutti conosciamo.

La sensazione è che il Montenegro, dopo la crisi della ex-Jugoslavia, sia oggi uno stato con una sua autonomia e ci auguriamo che continui  a mantenerla, magari investendo ancora di più nel turismo sostenibile e nel rispetto per l’ambiente, visto che entrambi possono costituire una ottima opportunità per la rinascita del territorio.

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