Le donne passano una media di 6,5 anni della vita sanguinando. Nel mondo, per la maggior parte delle donne “l’usa e getta” è un lusso, ma nei paesi industrializzati ogni donna consuma nell'arco della sua vita circa 17.000 tra assorbenti igienici e tamponi.
Noi donne passiamo una media di 6,5 anni della nostra vita sanguinando. Nel mondo, per la maggior parte delle donne “l’usa e getta” è un lusso, ma nei paesi industrializzati ogni donna consuma nell’arco della sua vita circa 17.000 tra assorbenti igienici e tamponi.
Con pesanti conseguenze sia sulla sua salute che sull’ambiente, in quanto il loro processo produttivo comporta l’uso di candeggianti e cloro. Inoltre, per aumentarne la capacità di assorbenza, viene adoperato il rayon che rilascia diossine prima nell’organismo umano, poi nell’ambiente. Senza contare, poi, che nelle coltivazioni di cotone utilizzato per produrre i tamponi, si fa largo uso di pesticidi. Quelli esterni non sono da meno: composti da cotone sbiancato e disinfettato, presentano un rivestimento esterno sintetico non biodegradabile e spesso irritante per la pelle.
Anche lo smaltimento, solleva diversi problemi: troppe donne li buttano nel wc (tamponi e assorbenti rappresentano il 75% delle cause di intasamento delle fogne) con conseguenze devastanti per l’inquinamento marino. Oggi, fortunatamente, possiamo scegliere tra varie alternative, prima fra tutte quella (almeno) di eliminarli correttamente.
– Tamponi e assorbenti igienici in cotone biologico
Se proprio non volete rinunciare alla comodità dell’”usa e getta”, potete optare per quelli ecologici. Natracare è tra i più grandi produttori di tamponi e assorbenti igienici in cotone biologico al 100%. In Italia si trovano nei negozi di prodotti naturali e nelle farmacie o erboristerie affiliate Ki-group. Questi prodotti non contengono le sostanze chimiche che producono la sindrome da shock tossico e non sono fatte di cotone geneticamente modificato. Possono essere tranquillamente gettate nel secchio dell’umido e compostate.
– Coppette di Silicone
Ancora meglio per l’ambiente sono le coppette di silicone che possono durare oltre 10 anni e i cui produttori più noti sono Keeper e Mooncup. A parte il vantaggio per l’ambiente, il piccolo investimento iniziale si tradurrebbe in un risparmio non indifferente, come minimo il prezzo di 120 confezioni di assorbenti monouso. Non posso parlare per esperienza diretta in quanto non ho ancora avuto modo di provarle personalmente, ma sono fermamente convinta di farlo. Per cui, per il momento mi limito a segnalarvi il video con le “istruzioni per l’uso”, riservandomi di tenervi aggiornate una volta fatta la prova empirica. Nel frattempo, per avere altri riscontri in merito, vi rimando alle tante opinioni presenti in rete (generalmente positive): basta usare un motore di ricerca per troverete di tutto e di più sull’argomento. I prezzi possono variare a seconda dei distribuitori.
– Assorbenti (o mutandine) in panno lavabile
È il metodo che utilizzavano le nostre nonne e non solo. Ne esistono in commercio di vari tipi, colorati o con tanto di ali salvaslip incorporate. Ha come svantaggio principale quello di doverli poi lavare, ma rappresenta una soluzione naturale e molto economica, soprattutto se, proprio come le vostre nonne, decidete di farveli da sole. In tal caso basta procurarsi un po’ di spugna naturale e dei panni di cotone (potete usare anche vecchie lenzuola), stare attente con le cuciture e, per il resto, il risparmio è assicurato.
E voi che ne pensate? Avete già avuto modo di fare la vostra scelta consapevole in tal senso? Secondo me vale la pena confrontarsi e contribuire a togliere il velo di imbarazzo e i tanti tabù che troppe volte circondano questo argomento. Le mestruazioni sono un fatto naturale, ragion per cui va gestito nel pieno rispetto della natura stessa… e di noi stesse.