20mila persone cantano “Happy Birthday” a Paul Watson al concerto degli Shaka Ponk: l’attivista passerà in carcere il suo 74esimo compleanno

Paul Watson è ancora in carcere e qui trascorrerà il suo 74esimo compleanno: per fargli sentire la propria vicinanza, gli Shaka Ponk hanno fatto cantare al pubblico “Happy Birthday”

Durante l’ultimo concerto della loro tournée, gli Shaka Ponk hanno dedicato un momento speciale al capitano Paul Watson, attivista ambientale e fondatore di Sea Shepherd costretto a compiere 74 anni in carcere in Groenlandia. Circa 20.000 spettatori hanno cantato “Happy Birthday” in suo onore, un gesto simbolico per sostenere la sua battaglia e denunciare la sua controversa detenzione.

Gli Shaka Ponk, noto gruppo rock elettronico francese, hanno utilizzato i loro recenti concerti come piattaforma per il messaggio “Free Paul Watson”. Frah, il carismatico cantante della band, aveva già espresso la propria indignazione per la decisione di imprigionarlo affermando:

La prigione dovrebbe essere per chi distrugge l’ambiente, non per chi lo difende. Paul Watson è un eroe, non un criminale.

Una detenzione controversa

Watson è un’icona del movimento ambientalista. Co-fondatore di Greenpeace e fondatore di Sea Shepherd, è noto per le sue azioni dirette contro la caccia alle balene e la pesca illegale. Le sue campagne hanno salvato migliaia di cetacei, ma lo hanno anche reso un personaggio temuto.

Per questo motivo è stato arrestato nel luglio 2024 in Groenlandia ed è ancora detenuto in attesa di una possibile estradizione in Giappone. Le accuse risalgono al 2010, quando, durante una protesta, avrebbe danneggiato una baleniera giapponese e causato lievi ferite a un membro dell’equipaggio.

La detenzione di Watson è stata prorogata più volte, suscitando critiche a livello internazionale. Secondo i suoi avvocati la misura è sproporzionata, anche considerando le accuse. La sua salute sta peggiorando e molti temono che un processo in Giappone sarebbe iniquo, dato che il sistema giuridico locale è stato spesso criticato per la durezza contro gli oppositori politici e ambientalisti.

Molte personalità, tra cui Jane Goodall, hanno chiesto la sua liberazione. In Francia, Paese in cui Watson risiede dal 2023, è stata avviata una petizione per concedergli asilo politico. Gli Shaka Ponk nel loro piccolo continuano a portare avanti il messaggio durante i loro eventi nella speranza che presto la situazione si possa sbloccare e che Watson sia liberato.

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