Le iniziative di prevenzione, seppur ancora deboli, portano a una riduzione delle denunce di predazioni in Trentino, ma si può dire lo stesso per gli orsi e i lupi. I predatori selvatici continuano a morire facendo registrare dati allarmanti
Convivere con orsi e lupi in Trentino è realmente possibile se vengono attuate misure di prevenzione volte a migliorarne la coesistenza. Tra queste i cassonetti anti-orso, recinzioni elettrificate, cani da guardiania, campagne di informazione rivolte ai cittadini.
Lo dicono gli esperti ma anche i numeri. A parlare è il calo di denunce per danni di predazione pervenute sul territorio, indice che le iniziative “devono essere promosse con sempre maggiore incisività”. Lo afferma l’Ente Nazionale Protezione Animali, commentando i dati presentati nella seconda riunione del Tavolo grandi carnivori della Provincia autonoma di Trento.
Se la strada intrapresa appare lontanamente essere quella giusta, con le azioni menzionate da rafforzare senza ombra di dubbio, i numerosi casi di orsi e lupi rinvenuti morti in Trentino continuano a destare preoccupazione.
Il calo degli episodi di predazione denunciati non coincide, purtroppo, con un calo dei decessi tra i grandi carnivori. Nel 2023 è stata registrata la morte di 8 esemplari di orso bruno in Trentino, a cui si aggiunge un soggetto morto in Tirolo a seguito di un investimento.
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14 sono invece i lupi morti nel 2023 in Trentino, di cui 5 individui maschi e 9 femmine. Di questi, 11 sono stati uccisi in investimenti stradali/ferroviari, 2 sono stati vittime di bracconaggio e per solo un soggetto la causa della morte sembrerebbe essere naturale.
È quanto emerge dal Rapporto Grandi Carnivori 2023 del Servizio Foreste e Fauna della Provincia Autonoma di Trento, che monitora le popolazioni di orso, lupo, lince e sciacallo dorato distribuite sul territorio regionale.
Anche nell’anno in corso, però, le cose non sembrano andare meglio ai predatori selvatici. Da inizio 2024 8 orsi e 10 lupi hanno già perso la vita. Per l’Enpa, questa strage è il risultato di una politica anti-orso e anti-lupo che “potrebbero presto peggiorare sensibilmente lo stato conservazione di queste specie”.
Stesso discorso vale per le leggi approvate per i contingenti annuali di uccisioni e le quote di orsi e lupi compatibili con il territorio, che non trovano fondamento scientifico. L’Enpa evidenzia la pericolosità di tali provvedimenti ricordando che l’obiettivo comune dovrebbe essere la tutela dei selvatici e non il loro declino.
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Fonti: ENPA – Grandi Carnivori Provincia autonoma di Trento
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