“Salviamo gli animali di Scampia!”: il destino di centinaia di gatti e cani è in bilico per la demolizione delle Vele

La LAV ha chiesto al Sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi e al Prefetto, Michele Di Bari, di non procedere all’abbattimento delle Vele di Scampia fino alla messa in sicurezza degli animali che vivono ancora negli edifici in fase di sgombero, circa un centinaio di gatti e alcuni cani

A Scampia, tra le Vele, vive da anni una bellissima colonia felina: centinaia di gatti senza padrone che rischiano di morire appena inizieranno gli abbattimenti da mesi annunciati delle stra-note Vele, ormai fatiscenti e già sgomberate nella zona della periferia settentrionale di Napoli.

Dopo il caso denunciato in un servizio della TGR Campania, è scattata la mobilitazione, ora anche della LAV, che si appella a Sindaco e prefetto di Napoli perché gli animali randagi vengano trasferiti in un luogo sicuro.

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Abbiamo chiesto al sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi e al prefetto, Michele Di Bari, di non procedere all’abbattimento delle Vele di Scampia fino alla messa in sicurezza degli animali che vivono ancora negli edifici in fase di sgombero – si legge in una nota della LAV. Se ciò non avvenisse si tratterebbe di una tragedia programmata, la data di una calamità non naturale in questo caso decisa dall’amministrazione pubblica.

Secondo la Lega Antivivisezione, il Sindaco e il Prefetto dovrebbero posticipare i lavori di abbattimento, permettendo così con più tempo ai volontari di salvare gli animali. Sono circa due mesi, infatti, che alcuni volontari e associazioni locali stanno cercando di catturare e trasferire i gatti liberi che vivevano nell’area delle Vele e che trovavano rifugio negli edifici ormai pericolanti, e i gatti abbandonati da chi ha dovuto trasferirsi.

Si stima infatti che restino ancora circa un centinaio di gatti e le catture sono rese difficili dai tantissimi nascondigli che i felini possono trovare negli edifici.

LAV sta sollecitando una celere risposta da parte delle Istituzioni, sperando non vogliano macchiarsi le mani del sangue di almeno un centinaio di vite perché, lo ricordiamo, uccidere animali in Italia è un reato e ricordiamo al Sindaco Manfredi, neoeletto Presidente ANCI e quindi rappresentante di tutti i Sindaci d’Italia, che il Primo Cittadino dal 1979 è per Legge responsabile degli animali sul territorio cittadino oltre che essere il proprietario giuridico degli animali domestici vaganti.

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