McDonald’s in Austria ha lanciato una collezione di candele profumate in edizione limitata chiamata “Iconic Candle Collection”, ispirata ad alcuni dei suoi prodotti più iconici: patatine fritte, torta di mele e McFlurry. Sì, candele all’odor di fritto…
Che si sprigioni profumo di torta di mele ci può anche stare, ma se in casa si debba diffondere intenzionalmente olezzo di patatine fritte (cotte pure nel peggior olio possibile) eh no. Eppure McDonald’s in Austria ha pensato a questa genialata di marketing allo stato puro: illuminare le nostre serate invernali con tre candele che portino nel nostro appartamento gli inconfondibili aromi del suo menù. Brillante o disturbante?
Capita per ora solo in Austria e per ora solo per i membri del programma fedeltà MyMcDonald’s, che possono riscattare le La “Iconic Candle Collection”, è così che si chiamano, utilizzando punti o coupon, fino a esaurimento scorte.
La “Iconic Candle Collection” convince con la fragranza mela, che profuma di un delicato sentore di mela e cannella, o con la fragranza McFlurry, che offre l’ultima esperienza “Mäcci” con un tocco di vaniglia. La collezione di candele è completata dal profumo delle patatine fritte, che promette un mix unico di aroma di patata dorato, accompagnato da una nota sottile e saporita, scrivono sul sito.
La cosa sicuramente simpatica sono i tre podcast a corredo. L’edizione limitata è infatti accompagnata da tre radiodrammi di autori austriaci – da ascoltare tramite l’app McDonald’s e Spotify -: storie di delitti intrecciati con i vari profumi.
Intanto ci è chiara una cosa: quelli che fanno marketing per McDonald’s sono maestri nel raccontare storie che fanno leva sulle emozioni. Dagli spot con le famiglie sorridenti ai cartoni animati nostalgici con Ronald McDonald, passando per campagne martellanti come “I’m lovin’ it” o iniziative come “Happy Meal Readers” per promuovere la lettura, anche questa multinazionale sa come tenere incollato il pubblico e nascondere la polvere sotto il tappeto.
Rimane, infatti, per sempre McDonald’s e chi ha un po’ di sale in zucca sa perfettamente che dietro quei panini lindi e pinti c’è una lunga lista di problematiche: allevamenti intensivi, deforestazione per produrre mangimi, consumi idrici spropositati e l’enorme mole di rifiuti generati (e spesso non riciclati).
Resta, quindi, in qualunque modo lo si veda insostenibile:
- la filiera degli allevamenti intensivi, ormai lo sappiamo benissimo, pone problemi di benessere animale e sfruttamento delle risorse naturali. Le monoculture per i mangimi impoveriscono i terreni e distruggono la biodiversità.
- il modello basato su alimenti ultra-processati, ricchi di zuccheri e grassi, contribuisci a sollevare problemi di salute pubblica come obesità e diabete.
- politiche lavorative discutibili: contratti precari e condizioni di lavoro non ottimali, in netto contrasto con i valori di inclusione che pubblicizza
Quindi, candele alla torta di mele o no, forse è meglio spegnere la fiamma dell’entusiasmo e riflettere su scelte più consapevoli per il nostro Pianeta. Detto ciò, chi non vorrebbe che casa sua sapesse di olio di frittura e zucchero industriale? Diciamo solo che la prossima volta che sentiremo odore di patatine, non sapremo se è ora di cena o solo qualcuno che ha acceso una candela.
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