Portare i capolavori artistici nelle sale d’attesa e nei corridoi dell’ospedale per trasformare gli ambienti in luoghi positivi all’interno dell’ospedale Humanitas e non solo
Un’iniziativa unica sta trasformando l’esperienza ospedaliera, fondendo l’arte e la cura in un progetto che coinvolge il mondo della medicina e della bellezza: “Brera in Humanitas”. Questa collaborazione tra il Museo Poldi Pezzoli e l’ospedale Humanitas ha l’obiettivo di portare la bellezza dei capolavori artistici nelle sale d’attesa e nei corridoi dell’ospedale.
Non si tratta solo di decorare gli spazi, ma di utilizzare l’arte per creare un ambiente emotivamente positivo, che possa accompagnare sia i pazienti che i professionisti del settore sanitario nel loro percorso quotidiano. Il progetto prevede l’esposizione di 23 dettagli tratti da 15 capolavori, da Raffaello a Hayez, da Piero della Francesca a Lotto, ingranditi in immagini ad altissima risoluzione (fino a 668 milioni di pixel).
Questi dettagli diventano protagonisti delle pareti dell’ospedale, portando in primo piano volti, sguardi rassicuranti e paesaggi che evocano emozioni di calma e serenità. L’intento è che l’arte possa aiutare i pazienti a sentirsi più tranquilli e meno ansiosi durante il tempo di attesa, ma anche a creare un ambiente di lavoro più positivo e umano tra i professionisti del settore medico.
Il progetto “La Cura e la Bellezza”
Questa iniziativa fa parte di un progetto più ampio chiamato “La Cura e la Bellezza”, che si è già realizzato in altre strutture sanitarie italiane, come gli ospedali di Bergamo e Rozzano, portando opere d’arte in contesti ospedalieri per rendere l’ambiente di cura più accogliente e stimolante. La bellezza dell’arte, infatti, ha il potere di influire positivamente sul benessere psicologico e sul recupero fisico dei pazienti, un concetto che trova sempre più riscontri nelle ricerche scientifiche.
Un esempio di questa fusione tra arte e medicina si trova anche nel Humanitas San Pio X di Milano, dove i capolavori del Museo Poldi Pezzoli adornano le pareti dell’ospedale. Tra i dipinti esposti ci sono opere di Botticelli, Canaletto, Hayez e Pollaiolo, che si trovano nei corridoi e nelle sale d’attesa, portando bellezza e serenità in un luogo dove la cura fisica e il supporto emotivo si intrecciano.
In un’epoca in cui l’ambiente ospedaliero è sempre più riconosciuto come un fattore cruciale per il recupero, l’arte rappresenta un potente strumento di supporto emotivo, capace di offrire conforto, stimolare la mente e migliorare l’esperienza di cura complessiva.
Non vuoi perdere le nostre notizie?
- Iscriviti ai nostri canali Whatsapp e Telegram
- Siamo anche su Google News, attiva la stella per inserirci tra le fonti preferite
Fonte: Humanitas in Brera
Ti potrebbe interessare anche: