Lunga vita alle sneakers realizzate con gli scarti vegetali: se si rovinano le ripara DisanaPianta

Chi pratica costantemente attività fisica sa quanto le sneakers rappresentino un vero e proprio stile di vita, che va oltre il semplice concetto di mero accessorio utile per lo sport. Ma cosa succederebbe se, oltre a calzare bene ed avere un design accattivante, potessero anche salvare il pianeta?

In un’epoca dominata dall’usa e getta, la riparabilità è diventata quasi una rarità. L’abitudine di aggiustare ciò che si rompe, un tempo parte integrante della nostra cultura, è stata progressivamente abbandonata a favore del consumo rapido e del ricambio continuo. Questo ha generato enormi quantità di rifiuti e un impatto devastante sull’ambiente. Oggi, però, alcuni brand stanno riportando in primo piano il valore della riparazione, un atto che non solo prolunga la vita degli oggetti, ma promuove un rapporto più etico e consapevole con ciò che possediamo.

Tra questi, spicca ID.EIGHT, un marchio che non solo realizza calzature sostenibili con materiali di recupero, ma offre anche un servizio di riparazione che sfida le logiche del consumismo sfrenato. Riparare le sneaker, anziché sostituirle, non è solo una scelta responsabile: è un gesto che riconnette con il valore degli oggetti e con l’idea che ciò che amiamo merita una seconda vita.

Riparabili e sostenibili all’infinito come il logo che le caratterizza

scarpe id eight

Fondato a Firenze nel 2019 dallo stilista sud-coreano Dong Seon Lee e dalla product manager italiana Giuliana Borzillo, il brand ha subito conquistato il panorama internazionale, ottenendo premi prestigiosi come il Green Product Award ed il riconoscimento di Pitti Immagine. L’identità di ID.EIGHT si intreccia con il simbolismo del numero otto, che rappresenta l’infinito ed il continuo miglioramento, da intendersi come una filosofia di moda che vuole essere etica ed innovativa allo stesso tempo (ID sta infatti per identità, mentre EIGHT rimanda al
concetto di infinito che si rigenera, basilare quando si parla di sostenibilità).

Le sneakers del brand, cruelty-free (il brand ha infatti ottenuto il punteggio VVV+, il più alto possibile, nel rating di Animal Free Fashion, promosso dalla Lega Anti
Vivisezione) e genderless, sono realizzate con materiali di recupero come bucce di mela, raspi di uva, mais e micelio. La tomaia, per esempio, utilizza il BioVeg, ottenuto da sottoprodotti del mais e del micelio, mentre la fodera è in cotone biologico certificato, che garantisce traspirabilità e comfort. Ogni dettaglio, dalla suola in gomma naturale e riciclata al packaging eco-friendly, è pensato per ridurre l’impatto ambientale senza compromettere lo stile.

Un ciclo di vita continuo: la scarpa che puoi riparare o trasformare

Le scarpe prodotte da ID.EIGHT sono la punta dell’iceberg, ossia la parte più visibile di un un sistema virtuoso che abbraccia l’intero ciclo di vita del prodotto. ID.EIGHT collabora con Esosport, un progetto dedicato al recupero di calzature esauste, trasformandole in pannelli fonoassorbenti e pavimentazioni per parchi giochi.

Inoltre, come accennato prima, grazie alla partnership con il laboratorio bresciano DisanaPianta, il brand offre un servizio di riparazione che allunga ulteriormente la vita delle sneaker, aspetto che riduce la necessità di nuovi acquisti e, di conseguenza, la produzione di nuovi rifiuti.

DisanaPianta, fondato da Federica Sofia e Nicola Buono, si è specializzato nel restauro di sneaker, procedimento nel quale vengono utilizzate le tecniche di upcycling e, come già osservato, di materiali sostenibili. La collaborazione tra le due realtà offre anche la possibilità di personalizzarle, fattispecie che le trasformerà in pezzi unici.

Id.Eight si occuperà di inviare le scarpe da riparare a Disanapianta, garantendo una spedizione sicura e puntuale. Una volta completata la riparazione, Id.Eight provvederà a riconsegnare le sneaker al cliente, assicurando un servizio continuo ed efficiente.

Packaging e spedizioni: dettagli che fanno la differenza

Il tema della sostenibilità, centrale nella filosofia del brand, non si limita certamente al solo prodotto. Anche il packaging riflette la concezione green del brand: le scatole sono infatti realizzate in cartone riciclato al 90%, certificate FSC, con un design a pezzo unico che elimina gli sprechi, ed ogni confezione include una bomba di semi, un piccolo gesto che invita i clienti a contribuire alla biodiversità.

Per quanto riguarda le spedizioni, ID.EIGHT ha scelto un approccio eco-friendly, utilizzando buste in bioplastica compostabile e dando vita a collaborazioni con i corrieri che privilegiano i mezzi elettrici e a LNG. Infine, le emissioni di CO2 vengono compensate attraverso la piantumazione di nuovi alberi, ideale chiusura del cerchio di un sistema produttivo realmente sostenibile.

Il lato umano della moda green

L’aspetto più affascinante di ID.EIGHT è forse il suo approccio umano ed inclusivo. Oltre a proporre modelli genderless, il brand si impegna nella divulgazione di temi legati alla sostenibilità, attraverso i social media e interventi educativi in scuole e associazioni.

Modelli continuativi

Il modello Hana, con suola running dinamica, incarna il perfetto equilibrio tra comfort e design, mentre Duri e Samji offrono alternative più classiche e versatili. Ogni modello si distingue per l’utilizzo di materiali di altissima qualità, provenienti da fornitori certificati secondo standard internazionali come ISO e GRS.

Un futuro all’insegna dell’etica

L’esperienza di ID.EIGHT vuole essere un invito a ripensare il modo in cui consumiamo. Grazie alla collaborazione con DisanaPianta, le sneaker possono affrontare centinaia di chilometri in più, e diventare un simbolo di resistenza e adattabilità. È una risposta concreta al problema dello smaltimento delle scarpe, che ogni anno vede miliardi di paia finire in discarica.

samji

I numeri parlano chiaro: secondo il World Footwear Yearbook, la maggior parte delle scarpe prodotte a livello globale non viene riciclata. ID.EIGHT sfida questa tendenza, dimostrando che è possibile coniugare innovazione, stile e rispetto per l’ambiente.

Dietro ogni paio di sneaker c’è una storia, e quelle di ID.EIGHT sono intrise di passione, ricerca e creatività. Pensate alla bomba di semi nascosta nel packaging: un piccolo gesto che può trasformare una scarpa in un messaggero di biodiversità, oppure alla possibilità di personalizzare le sneaker con interventi di restauro, che le rendono davvero uniche.

E poi c’è la filosofia del brand, che vede nella moda non solo un’espressione estetica, ma anche un veicolo di cambiamento sociale.

“Non vendiamo solo scarpe”, spiegano i fondatori. “Offriamo una visione per il futuro, in cui ogni scelta di consumo può fare la differenza”.

Non vuoi perdere le nostre notizie?

Leggi anche:

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Iscriviti alla newsletter settimanale
Seguici su Instagram