Deborah Zanforlin ha sviluppato ConquerX, il dispositivo che in 15 minuti identifica fino a 18 tipi di cancro attraverso un semplice esame del sangue
La scienziata brasiliana Deborah Zanforlin ha sviluppato un dispositivo innovativo chiamato ConquerX. Questo chip, in grado di identificare fino a 18 tipi di cancro attraverso un semplice esame del sangue, promette di rivoluzionare l’approccio medico alla malattia.
Il dispositivo fornisce risultati in soli 15 minuti, eliminando la necessità di test diagnostici costosi come tomografie e mammografie. Il suo obiettivo principale è rendere questa tecnologia accessibile anche a chi vive in condizioni socioeconomiche svantaggiate o in aree remote.
Il chip è basato su una piattaforma di biosensori elettrochimici che utilizzano nanoparticelle per rilevare i biomarcatori associati al cancro. Questa tecnologia offre un livello di sensibilità molto più elevato rispetto ai metodi tradizionali, ampliando il numero di tumori rilevabili nella fase iniziale, un momento cruciale per aumentare le probabilità di cura, che possono arrivare fino al 70%.
Si punta a renderlo una soluzione per chi ha accesso limitato ai servizi sanitari
Zanforlin, laureata in Brasile, ha deciso di lasciare il suo dottorato per fondare la propria azienda a Boston, attratta dall’ecosistema di ricerca avanzata e dalle opportunità di collaborazione internazionale. Durante il suo percorso imprenditoriale, ha partecipato a un bootcamp al MIT, dove ha consolidato la sua idea e trovato il supporto di un team di esperti provenienti da diversi Paesi.
Questo spirito collaborativo ha permesso a ConquerX di evolversi da un progetto accademico a una tecnologia pronta per i test clinici. Il dispositivo rappresenta una soluzione unica per le comunità con accesso limitato ai servizi sanitari, grazie alla sua portabilità e ai costi ridotti.
ConquerX è in attesa delle necessarie autorizzazioni regolatorie, sia in Brasile che negli Stati Uniti, per poter essere prodotto su larga scala. Le collaborazioni con enti regolatori come l’Anvisa e la FDA mirano a garantire che il chip soddisfi gli standard di sicurezza ed efficacia richiesti.
Questa invenzione non solo promette di salvare migliaia di vite grazie alla diagnosi precoce, ma offre anche una prospettiva nuova sulla prevenzione, rendendo la medicina più accessibile e sostenibile. Il sogno di Deborah Zanforlin di applicare la scienza a beneficio diretto delle persone è dunque ad un passo dal concretizzarsi.
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Fonte: Conselho Federal de Biomedicina
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