Il Presidente eletto Donald Trump annuncia la nomina alla guida dell'Agenzia per la protezione dell'ambiente di un ex deputato repubblicano di New York che sarebbe fiero oppositore di lunga data della regolamentazione del clima
A suggello di quanto paventato finora, la nomina di tale Lee Zeldin, noto per le sue posizioni controverse sul clima, a capo dell’EPA, l’Environmental Protection Agency, ossia l’Agenzia federale americana per la protezione ambientale, spazza via ogni dubbio: l’amministrazione Trump numero 2 sarà probabilmente peggio della prima.
Con un curriculum piuttosto scarso in materia di politica ambientale, Zeldin è stato un alleato di Trump al Congresso nel primo mandato. Ha poi lasciato il Congresso per una corsa senza successo a governatore di New York nel 2022. E ora ce lo ritroviamo tra i piedi.
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Uno dei primi compiti di Zeldin sarà probabilmente quello di avviare il processo per ribaltare molte delle più importanti norme dell’EPA di Biden sul clima, tra cui i regolamenti sui tubi di scappamento per i veicoli e le norme volte a ridurre l’inquinamento delle centrali elettriche e dei produttori di petrolio e gas.
Lui stesso ha detto a Fox News che ritirerà i regolamenti “di sinistra” e si concentrerà sulla “liberazione della prosperità economica” attraverso l’Agenzia.
Ripristineremo il dominio energetico degli Stati Uniti, rivitalizzeremo la nostra industria automobilistica per riportare i posti di lavoro americani e renderemo gli Stati Uniti il leader globale dell’intelligenza artificiale. Lo faremo proteggendo l’accesso all’aria e all’acqua pulite, ha detto su X.
Trump ha già detto che intende ritirarsi dall’accordo sul clima di Parigi, una mossa che rispecchia i passi compiuti durante la sua prima amministrazione. Ha anche chiesto l’abrogazione dell’Inflation Reduction Act, che impegna miliardi di dollari per l’espansione dell’energia pulita per ridurre le emissioni di gas serra degli Stati Uniti. Al Congresso, Zeldin e gli altri repubblicani hanno votato contro la storica misura sul clima.
Perché Lee Zeldin?
Perché fondamentalmente è un negazionista (ha definito il cambiamento climatico una “narrazione mediatica”), proprio come Trump, che ha infatti ha già confermato che la nomina di Zeldin mira a eliminare quei vincoli che frenerebbero l’economia limitando il potenziale industriale degli Stati Uniti, che, detto in parole semplici, sarebbero solo da ostacolo all’energia fossile.
Trump ha parlato di “decisioni di deregolamentazione giuste e rapide” per “liberare il potere delle imprese americane”. La priorità, insomma, per loro sarà l’autonomia energetica statunitense e il rafforzamento dell’industria dei combustibili fossili: Zeldin in passato ha votato contro normative che tutelano l’ambiente e ha sostenuto il fracking e la costruzione di nuovi oleodotti.
Cosa potrà quindi fare dall’anno prossimo Lee Zeldin:
- tagliare i finanziamenti all’energia pulita: Zeldin alla guida, dell’EPA potrebbe interrompere o ridurre i programmi di finanziamento a favore delle energie rinnovabili, per favorire invece l’industria del gas e del petrolio
- revocare le regole contro l’inquinamento atmosferico: Zeldin ha già criticato le norme di Biden sulle emissioni e non ci si dovrà stupire se una delle sue prime azioni sarà smantellare molte delle regolamentazioni ambientali poste in essere da Biden che limitano le emissioni di gas serra
- porre un freno all’autonomia dei governi statali ed esercitare pressioni su quegli stati progressisti come la California noti per imporre standard ambientali più rigorosi rispetto a quelli federali
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