Usata come spuntino con solo una spolverata di sale la soia edamame negli ultimi anni ha spopolato anche qui in Italia, essendo notoriamente uno spuntino tipico del Giappone. Ma è possibile coltivarla in vaso? La risposta è sì, vediamo come fare.
Indice
Origini e caratteristiche
In giapponese, la parola edamame si scrive “枝豆” e significa letteralmente “gambo” (eda) e “fagiolo” (mame). Questo nome ha origini storiche che risalgono all’epoca Edo (1603–1868), quando i baccelli di edamame venivano bolliti insieme ai loro steli e foglie e poi venduti interi, ancora attaccati ai gambi. Questo modo pratico di presentazione permetteva alle persone di mangiarli direttamente tenendo i gambi, rendendo l’edamame uno dei primi esempi di “fast food” giapponese: uno snack da gustare anche mentre si camminava per strada.
L’edamame è semplicemente una soia raccolta nella sua fase giovane, a differenza della soia matura, viene raccolta quando i baccelli sono ancora verdi e teneri.
Esistono diverse varietà di soia, selezionate e migliorate nel tempo per esaltare il sapore e la qualità degli edamame. In Giappone, il modo tradizionale di gustarli è semplice ma delizioso: dopo la raccolta, i baccelli vengono bolliti e leggermente salati, trasformandosi in uno snack irresistibile e salutare.
Un aspetto interessante è che la soia matura tende a perdere alcune delle sue proprietà nutritive più preziose, come aminoacidi, acido ascorbico e zuccheri riducenti. Per questo motivo, l’edamame, nella sua versione immatura, rappresenta una scelta nutrizionalmente ricca e bilanciata.
Inoltre, è curioso notare quanto la soia sia parte integrante della cultura giapponese: dai baccelli di edamame, al tofu, fino alla salsa di soia, questa leguminosa è davvero un alimento fondamentale nella cucina del Sol Levante.
Coltivare soia edamame in vaso è più semplice di quanto sembri e ti permette di avere un piccolo angolo di Giappone a casa tua. Non solo è una pianta interessante da osservare crescere, ma è anche altamente nutriente e versatile in cucina.
Il clima adatto per far crescere l’edamame
La soia edamame prospera nei climi caldi e temperati, originaria dell’Asia orientale, predilige temperature tra i 20 e i 30 gradi, con molta luce solare diretta. Questo significa che la primavera e l’estate sono i momenti migliori per iniziare la coltivazione. Se vivi in una zona con estati brevi o climi più freschi, puoi iniziare la semina al chiuso, spostando il vaso all’aperto quando le temperature aumentano. Per proteggerla dal freddo precoce o dalle gelate tardive, è utile coprire il vaso con una serra portatile o con un telo di plastica trasparente durante la notte.
Preparare il vaso e il terreno
La scelta del vaso è essenziale: opta per un contenitore profondo almeno 30 cm, con una capacità di 10-15 litri. La soia ha radici che si sviluppano in profondità, quindi necessita di spazio adeguato. Per il terreno, utilizza un mix di terriccio universale arricchito con compost maturo. Aggiungere una piccola quantità di sabbia migliora il drenaggio, mentre un po’ di cenere di legna può fornire potassio per una crescita robusta.
La semina
Prima di piantare i semi, è consigliabile lasciarli in ammollo per 12-24 ore in acqua tiepida. Questo processo li ammorbidisce e stimola la germinazione. Una volta pronti, interra i semi a circa 3 cm di profondità nel terreno, mantenendo una distanza di 10-15 cm tra ogni seme. Innaffia con delicatezza e posiziona il vaso in un luogo soleggiato: l’edamame ha bisogno di almeno 6 ore di luce diretta al giorno.
Cura e manutenzione della pianta
La soia edamame richiede un terreno costantemente umido ma non inzuppato. Durante i periodi caldi, potrebbe essere necessario annaffiare anche una volta al giorno, preferibilmente la mattina presto. Per mantenere la pianta sana, puoi applicare un fertilizzante organico ricco di azoto ogni due settimane. Inoltre, è importante controllare regolarmente la presenza di parassiti, come afidi o bruchi. L’olio di neem o il sapone molle sono soluzioni naturali efficaci per proteggerla.
In inverno, la pianta di edamame non sopravvive al freddo intenso. Se desideri conservarla più a lungo, puoi spostare il vaso in un luogo riparato, come una serra o un balcone chiuso. Tuttavia, l’edamame è generalmente coltivato come pianta stagionale e ripiantato ogni anno.
Il momento del raccolto: quando è pronta?
Dopo circa 80-90 giorni dalla semina, i baccelli iniziano a gonfiarsi e assumono un colore verde brillante. Questo è il momento perfetto per raccoglierli. Tirali delicatamente dalla pianta per evitare di danneggiarla. Ricorda che l’edamame va raccolto prima che i semi all’interno diventino troppo duri. La freschezza è tutto!
Come gustare l’edamame
L’edamame si consuma generalmente bollito o al vapore, per prepararli, lava i baccelli e cuocili in acqua salata per circa 5 minuti. Una volta pronti, puoi servirli semplicemente così, come antipasto o spuntino, spolverandoli con un po’ di sale grosso. Se vuoi sperimentare, prova a condirli con spezie come paprika, pepe nero o un filo di olio di sesamo tostato. I semi possono anche essere sgusciati e aggiunti a insalate, zuppe o piatti di riso.
Ricette con l’edamame
Edamame piccanti
Per preparare questa delizia, inizia condendo gli edamame con salsa di soia, peperoncino tritato, un pizzico di sale e qualche cucchiaio di olio di sesamo. Mescola tutto accuratamente, assicurandoti che ogni baccello sia ben insaporito. Lascia riposare il mix per circa un’ora in frigorifero, così che i sapori si amalgamino al meglio.
Una volta marinati, trasferisci gli edamame nella friggitrice ad aria. Cuocili per 7 minuti a 180°C, fino a ottenere baccelli dal sapore intenso e una consistenza irresistibile. Sono perfetti da gustare subito come aperitivo o snack
Chili vegetariano con edamame e avocado
Questo chili è una rivisitazione deliziosa del classico con salsa di pomodoro, perfetta per chi cerca un’alternativa originale. La base è una salsa cremosa e chiara, preparata con brodo vegetale, spezie e una panna acida vegana, che si unisce perfettamente a ingredienti come il mais, gli edamame, il coriandolo fresco e l’avocado.
Per un tocco speciale, puoi sostituire il macinato vegano con tofu tritato. Basta sbriciolarlo e saltarlo con un filo d’olio e spezie prima di aggiungerlo alla ricetta. Il tofu assorbirà tutti i sapori e renderà il chili ancora più ricco di proteine e gusto.
Insalata di burrata, edamame e fagioli borlotti
Questa insalata è perfetta per chi desidera richiamare i sapori dell’estate, ma con un twist che la rende ideale in qualsiasi stagione. Grazie all’uso di verdure surgelate come piselli e edamame, puoi prepararla anche nei mesi più freddi, aggiungendo una nota fresca ai tuoi piatti.
Per iniziare, i borlotti freschi vanno cotti in acqua salata bollente per 30-40 minuti, finché non risultano teneri. Una volta pronti, è fondamentale raffreddarli rapidamente con acqua fredda per preservarne la consistenza. Lo stesso procedimento vale per i piselli e gli edamame, che devono essere sbollentati per pochi minuti e poi raffreddati per mantenere il loro colore vivace e il sapore delicato. Tutti gli ingredienti si uniscono in una ciotola, creando una base colorata e ricca di gusto.
A questa base si aggiungono menta fresca e rucola, tritate finemente per distribuire meglio il loro aroma fresco e leggermente piccante. Il tutto viene condito con succo di limone, olio d’oliva e un pizzico di sale per bilanciare i sapori. La burrata, con la sua cremosità irresistibile, viene adagiata sopra l’insalata come protagonista del piatto. Per completare, una spolverata di pinoli tostati e un tocco di sale al peperoncino aggiungono croccantezza e un pizzico di vivacità.
Come conservare l’edamame
Una volta cotto, puoi conservarlo in congelatore per mantenere intatte le sue proprietà nutrizionali e il suo sapore, proprio come appena preparato.
Grazie a questo metodo l’edamame conserva la sua qualità e diventa un’opzione pratica per chiunque. Non è un caso che l’edamame surgelato sia sempre più presente nei supermercati di tutto il mondo, rendendo questo snack giapponese accessibile a chiunque desideri gustarlo a casa.
L’edamame congelato è semplice da usare: basta scongelarlo e può essere subito servito. È perfetto per essere aggiunto alle insalate o consumato così.
Sebbene alcune persone preferiscano gustarlo freddo, in genere l’edamame viene consumato a temperatura ambiente, che esalta al meglio la sua dolcezza naturale.
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