Passeggiando fra le betulle del Parco dell’Etna ci si imbatte nella Stele della Pace del Mediterraneo: la scultura in pietra lavica, inaugurata da poco, celebra l’unità nella diversità
Nella suggestiva cornice naturale del Parco dell’Etna, Patrimonio UNESCO dell’Umanità, ora si erge un simbolo di unità e fratellanza fra popoli: la Stele della Pace del Mediterraneo. La scultura alta due metri e 40 centimetri, realizzata in pietra lavica dall’artista siciliano Nicola dell’Erba, è stata inaugurata la scorsa domenica fra le betulle del sentiero dei Monti Sartorius.
La scultura celebra la forza della terra vulcanica. Al centro, le superfici dei blocchi si incontrano in un ovale lucido, simbolo di un nucleo vitale e di equilibrio. ‒ spiega lo scultore ‒ Questo ovale, levigato a specchio, riflette la luce, rappresentando la pace come un valore che si irradia e si rinnova.
I due blocchi, originatisi dalla stessa eruzione, sono uniti da un terzo blocco e sembrano quasi dei volti che si guardano a vicenda e dialogano.
L’idea dell’iniziativa nasce dal Rotary Club Passport Mediterraneè in collaborazione con 8 club dell’Area Etnea del Distretto 2110. Per esprimere meglio il concetto di pace nel Mediterraneo sono state individuate le due coste che, nel guardarsi, possano essere per tutti memoria, riflessione, rappresentazione del “ponte di pace” e dell’abbattimento delle diseguaglianze.
La scelta del sentiero dei Monti Sartorius, quale luogo in cui installare la stele non è stata casuale; si tratta, infatti, di uno dei percorsi più affascinanti e frequentati del territorio etneo, dove si incontrano radure ricche di specie endemiche come betulle, camomilla, cespi odorosi di Tanaceto e pulvini, e l’iconica Saponaria, i cui “cuscini” di fiori rosa che sbuca dalla pietra lavica nera regalano un colpo d’occhio incredibile.
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