Lindt è al centro di una class action negli Stati Uniti, accusato di nascondere alti livelli di metalli pesanti, come piombo e cadmio, nel suo cioccolato
Tutti conoscono il cioccolato Lindt, uno dei più celebri al mondo, ma ciò che molti ignorano è che l’azienda svizzera Lindt & Sprüngli, produttrice delle iconiche tavolette e praline, si trova recentemente al centro di una class action negli Stati Uniti.
Il motivo? I livelli elevati di metalli pesanti, in particolare piombo e cadmio, trovati nei campioni di cioccolato fondente del marchio, analizzati da un’inchiesta di Consumer Reports del 2022. L’organizzazione no-profit statunitense, che si occupa di tutela dei consumatori, ha analizzato 28 barrette di cioccolato fondente vendute negli Stati Uniti, valutando la presenza di metalli pesanti:
Per determinare il rischio rappresentato dai cioccolatini nel test di CR, abbiamo utilizzato il livello di dose massima ammissibile (MADL) della California per piombo (0,5 microgrammi) e cadmio (4,1 mcg). Sono mostrate le percentuali di MADL fornite in un’oncia di ogni cioccolato. I nostri risultati indicano quali prodotti avevano livelli relativamente più alti. Abbiamo utilizzato quei livelli perché non ci sono limiti federali per la quantità di piombo e cadmio che la maggior parte degli alimenti può contenere e gli scienziati di CR ritengono che i livelli della California siano i più protettivi disponibili.
Lindt ovviamente non era l’unico marchio coinvolto, l’inchiesta ha esaminato infatti anche le tavolette di Tony’s Chocolonely, Lily’s, Godiva e Green & Black’s, che hanno mostrato allo stesso modo alti livelli di piombo e cadmio, mentre altri marchi sono risultati più sicuri.
Ma perché proprio Lindt è finita nel mirino dei consumatori scontenti? Ovviamente per la sua fama, ma anche perché questo cioccolato era uno dei peggiori del test: nel cioccolato fondente Lindt all’85% sono stati trovati livelli di piombo e cadmio ben oltre i limiti di sicurezza (166% di piombo e 80% di cadmio).
Leggi anche: Trovati piombo e cadmio nel cioccolato fondente: c’è anche Lindt nel test di Consumer Report negli USA
La scoperta ha fatto scattare l’allarme negli Usa. Secondo l’associaizone dei consumatori, tra l’altro, Lindt sarebbe stata a conoscenza di questo problema almeno dal 2014, ma non ha mai preso provvedimenti.
La replica di Lindt e il tentativo di bloccare la class action
Lindt ha tentato senza successo di porre fine alla class action negli Stati Uniti, avviata nel febbraio 2023 a seguito delle scoperte di Consumer Reports.
La difesa dell’azienda ha dichiarato che non si tratta di pubblicità ingannevole, poiché non hanno mai affermato che i loro prodotti fossero privi di metalli pesanti. I consumatori ritengono però, ovviamente, che un cioccolato di alta qualità non dovrebbe contenere queste sostanze in quantità pericolose.
Di fronte alle accuse, Lindt ha sostanzialmente cercato di minimizzare la gravità della situazione, sostenendo che le descrizioni “eccellenza” e “realizzato sapientemente con i migliori ingredienti” presenti sulle confezioni del suo cioccolato sono da considerarsi iperboliche e non potevano dunque essere utilizzate per ritenere l’azienda responsabile.
Il tribunale distrettuale di New York ha però respinto questa linea difensiva, affermando che potrebbe essere stata sfruttata la fiducia dei consumatori nella qualità del marchio.
Metalli nel cioccolato: quali soluzioni?
La questione della contaminazione da piombo e cadmio nel cioccolato fondente è complessa, ma esistono alcune strategie che i coltivatori di cacao e i produttori di cioccolato dovrebbero considerare.
Si sta pensando, ad esempio, di selezionare terreni con livelli più bassi di metalli pesanti ma anche di lavorare sulle tecniche agricole e su processi di lavorazione più sicuri. Alcuni marchi investono in test regolari per garantire la trasparenza sui livelli di sicurezza e stanno studiando alternative innovative, come le fave di cacao “coltivate in laboratorio”.
Non vuoi perdere le nostre notizie?
- Iscriviti ai nostri canali Whatsapp e Telegram
- Siamo anche su Google News, attiva la stella per inserirci tra le fonti preferite
Fonte: Barron’s
Ti potrebbe interessare anche:
- Troppi metalli pesanti nel cioccolato fondente? Un nuovo studio rassicura (ma occhio alla provenienza)
- Il lato amaro del cioccolato: 1 prodotto testato su 3 contiene piombo e cadmio (anche quelli Perugina e Nestlé)
- Cioccolato fondente troppo “amaro”: più c’è cacao maggiori sono le tracce di cadmio e piombo (ma anche i polifenoli)