Meno rifiuti non riciclabili e più lettiere biodegradabili. Una campagna ne promuove l'uso, rivolgendosi ai Comuni italiani per ridurre i costi di smaltimento e l'impatto ambientale della toilette dei nostri amici gatti
Quanto costa davvero una lettiera per gatti? Siamo sicuri di conoscere la risposta? I proprietari di mici forse sì, essendo pressoché impossibile prendersi cura di un gatto senza la sua lettiera. Ma il prezzo non corrisponde solo a quello dell’acquisto di sabbietta quanto anche al suo impatto ambientale, compresi i costi di smaltimento.
Le lettiere sono realizzate in varie materiali e spesso risulta difficile scegliere o capire quali siano le migliori per le esigenze dei nostri mici. Altro dilemma poi il dove buttarle. Di lettiere ne esistono di tantissimi tipi, non tutti però sono sostenibili.
Per ottimizzare la gestione dei rifiuti, ridurre i non riciclabili e incentivare l’uso di lettiere biodegradabili, l’Associazione PLA (Plant Litter Association) ha lanciato la campagna “Gatti sostenibili”.
Attraverso l’iniziativa, l’Associazione incoraggia i Comuni ad aderire al progetto e fare la differenza promuovendo lettiere vegetali nel loro territorio di competenza. Così ha già fatto il Comune toscano di Capannori, nella provincia di Lucca.
I vantaggi sono davvero tanti considerando quanto diffusi siano i gatti nelle nostre case. Basti pensare che ogni anno un solo gatto produce circa 220 kg di rifiuti di lettiera all’anno. Ma non è detto che tutti questi rifiuti siano compostabili.
È così invece per le lettiere biodegradabili con sabbietta fatta di segatura, trucioli, carta ecc, da conferire nell’umido o diversamente secondo le indicazioni riportate in confezione. Non solo quindi costi di smaltimento ridotti e meno emissioni di CO2, ma anche materiali più naturali per i gatti.
Anche i veterinari consigliano l’utilizzo di lettiere biodegradabili perché prive di polveri che potrebbero causare reazioni allergiche respiratorie e altri problemi di salute nell’animale. Parola di esperto.
Se è vero che bisognerebbe sempre tenere conto delle preferenze del gatto, è anche vero che iniziative simili offrono alternative valide, più rispettose dell’ambiente e più convenienti per cittadini e i loro amici gatti. Provare per credere.
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Fonte: Gatti Sostenibili
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