La Spagna è ancora in allerta per le forti piogge che hanno causato oltre 200 vittime nella regione di Valencia. Oggi, l'allerta rossa è stata diramata in Catalogna, dove le piogge torrenziali hanno allagato strade, stazioni della metropolitana e l'aeroporto di Barcellona. Nel frattempo, nella regione di Valencia continuano le ricerche dei dispersi. Ma in mezzo al caos, emerge la storia di un villaggio che si è salvato dalle inondazioni
La Spagna continua a essere colpita da forti piogge. Dopo le inondazioni nella regione di Valencia, che hanno causato oltre 200 vittime, l’allerta meteo si è spostata sulla Catalogna, in particolare sulla provincia di Barcellona, dove è stata diramata un’allerta rossa nella giornata di lunedì 4 novembre.
Le piogge torrenziali, iniziate nella notte tra domenica e lunedì, hanno causato gravi disagi in città e nella provincia. A Tarragona, circa 90 chilometri a ovest di Barcellona, e in alcune cittadine vicine all’aeroporto di Barcellona si sono verificati allagamenti. Il servizio meteorologico Meteocat ha registrato cento millimetri di pioggia nella notte nella provincia di Tarragona.
A Barcellona, le strade si sono trasformate in fiumi, allagando sottopassaggi e stazioni della metropolitana. Diverse linee della metro sono state chiuse o hanno subito interruzioni, creando notevoli problemi alla circolazione. Anche la rete ferroviaria è stata colpita, con la sospensione dei treni ad alta velocità e dei treni regionali. Il ministro dei trasporti spagnolo, Oscar Puente, ha disposto la sospensione di tutti i treni pendolari nel nord-est della Catalogna.
✈️ Nesta segunda-feira, 4 de novembro, o Aeroporto El Prat, em Barcelona, na Espanha, enfrenta sérios alagamentos devido às intensas chuvas que caem na região.
🚨 A cidade está em alerta vermelho, com inundações causando transtornos em diversos pontos da metrópole catalã.
📹 Nas… pic.twitter.com/7lGL3G661m— O Bairrista 🧉 (@O_Bairrista) November 4, 2024
L’aeroporto El Prat è stato fortemente colpito dalle inondazioni. L’acqua si è riversata nei terminal e sulle piste, causando la cancellazione di 50 voli e il dirottamento di altri 17. I passeggeri sono stati invitati a contattare le compagnie aeree per verificare lo stato dei loro voli e a non recarsi in aeroporto se non strettamente necessario. Aena, la società di gestione dell’aeroporto, ha dichiarato di aver istituito un “comitato di crisi” per gestire le conseguenze delle forti piogge.
Il governo regionale della Catalogna ha inviato l’allarme per l’allerta meteo ai cellulari dei residenti di Barcellona e delle zone di Baix Llobregat, Garraf, Maresme, Vallès Oriental e Vallès Occidental, invitandoli a limitare gli spostamenti. Le scuole sono state chiuse e le attività lavorative sospese.
Nella regione di Valencia continuano le operazioni di ricerca e soccorso delle persone disperse. L’attenzione è rivolta a un parcheggio sotterraneo di Aldaia, dove si teme che possano essere trovati altri cadaveri. I vigili del fuoco hanno perlustrato la zona con canoe, droni e a piedi, verificando che al momento non ci siano vittime all’interno del parcheggio.
❗️🌊🇪🇸 – The Roman dam of Almonacid de la Cuba, in Zaragoza, was built more than 2,000 years ago, in the 1st century AD, during the reign of Augustus, and remains in operation today.
Considered one of the best preserved Roman dams, it is also the tallest of its time, reaching… pic.twitter.com/9ShiKON9uE
— 🔥🗞The Informant (@theinformant_x) October 31, 2024
In questo scenario di caos e preoccupazione, emerge però una storia di resilienza e ingegno. Un piccolo villaggio nella comunità autonoma dell’Aragona, Almonacid de la Cuba, è riuscito a sfuggire al peggio grazie a un’antica diga romana di 2.000 anni fa, costruita nel I secolo d.C. per irrigare i campi circostanti.
Le forti piogge hanno causato l’esondazione del fiume Aguasvivas, ma grazie all’antica diga, che ha deviato le acque in eccesso lungo il fianco di una collina, il villaggio è stato protetto dalle inondazioni. Nessun danno e nessun ferito nella cittadina, a differenza dei paesi vicini che hanno subito gravi danni.
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