Il temporale, autorigenerante e stazionario, che si è abbattuto sulla Spagna ha causato un'alluvione che ha pochi precedenti. La fisica e divulgatrice scientifica spiega le cause di questo fenomeno estremo, amplificato dal riscaldamento del Mediterraneo
Come si formano tempeste come quella che ha colpito e allagato la provincia di Valencia? Quali sono le cause di questi eventi estremi che sembrano ripetersi con sempre maggiore frequenza e intensità? Per comprendere meglio la tragedia che ha colpito l’area che ospita anche la Capitale Verde Europea 2024, abbiamo intervistato Serena Giacomin, fisica e divulgatrice scientifica, che ci ha offerto una spiegazione dettagliata del fenomeno.
“In questo contesto dove le perturbazioni tendono ad aumentare in termini di intensità, a Valencia c’è stata la formazione di un temporale V-shape. Si chiama così proprio perché ha una caratteristica forma a ‘V’ nel momento in cui lo andiamo a osservare da satellite”, spiega Giacomin.
Ma cosa rende questo tipo di temporale così pericoloso? “È un temporale che è stato autorigenerante e stazionario“, continua Giacomin. “Questi sono due elementi fondamentali per capire poi l’intensità con cui questo fenomeno ha scaricato a terra enormi quantitativi di pioggia. Il fatto che sia autorigenerante dà a questo temporale la capacità proprio di rigenerarsi in continuo e quindi di non perdere energia per diverse ore consecutive. Il fatto che sia stazionario fa sì che la pioggia cada sempre sulla stessa porzione di territorio e quindi questa pioggia si va ad accumulare in modo anche pericoloso“.
El catastrófico Sistema Convectivo de Mesoescala en #Valencia lleva 6 horas regenerándose. A su paso ha dejado un outbreak tornádico y más de 300 mm en pocas horas debido a una combinación de supercélulas y trenes convectivos. pic.twitter.com/55tGG5oYLI
— Duncan Wingen (@DuncanWingen) October 29, 2024
I dati sull’accumulo di pioggia sono impressionanti: “Si è arrivati a quasi 350 mm di pioggia in 4 ore nell’entroterra vicino Valencia e, diciamo che nel giro di 8-10 ore si è accumulato un quantitativo di pioggia che generalmente in queste aree cade nel giro di un anno”.
Giacomin ci aiuta a inquadrare il contesto meteorologico in cui si è verificato l’evento: “Partendo dalla situazione atmosferica generale sul continente europeo e soprattutto sull’area del Mediterraneo, quello che andiamo a osservare è la presenza di questa area di bassa pressione, quindi ci dobbiamo proprio immaginare questa area perturbata posizionata sulla penisola iberica con un flusso prevalente in senso anti-orario, all’interno della quale ci sono diversi fenomeni intensi, se non addirittura violenti, tanto che in Spagna in questo momento c’è ancora l’allerta in vigore“.
“Sempre nel contesto del Mediterraneo osserviamo più a est, quindi Mediterraneo centrale e anche Italia verso l’Europa centrale, il rinforzo non solo dell’alta pressione, quindi possiamo parlare di un anticiclone, ma anche la risalita di aria calda subtropicale, quindi aria particolarmente calda proprio a est rispetto all’aria perturbata sulla penisola iberica di cui stavamo parlando”.
Questo elemento, spiega Giacomin, è cruciale per comprendere l’aumento dell’energia in gioco: “Il fatto di avere una massa d’aria particolarmente calda e risalita sul Mediterraneo centrale va ad aumentare l’energia in gioco dal punto di vista atmosferico. Più caldo uguale più energia, quindi con intensità potenzialmente maggiore in termini di fenomeni atmosferici”.
A questo si aggiungono le anomalie nella temperatura del mare: “Abbiamo anche delle anomalie in termini di temperatura superficiale del Mar Mediterraneo, dove si registrano vicino alla penisola iberica circa 1 o 2 gradi in più“.
Aggiornamento sulla situazione
Intanto, il bilancio delle vittime dell’alluvione continua ad aggravarsi. Secondo i soccorritori, sono almeno 72 le persone che hanno perso la vita a causa delle inondazioni che hanno colpito in particolare la provincia di Valencia. I danni alle infrastrutture sono ingenti e molte aree rimangono isolate. Le autorità continuano a lavorare senza sosta per portare soccorso alle popolazioni colpite e ripristinare i servizi essenziali. La situazione meteorologica rimane critica. Non è tempo di abbassare la guardia.
Non vuoi perdere le nostre notizie?
- Iscriviti ai nostri canali Whatsapp e Telegram
- Siamo anche su Google News, attiva la stella per inserirci tra le fonti preferite
Ti potrebbe interessare anche: