Gatto di Triora: in Liguria c’è un imponente monumento che commemora tutte le vittime animali della crudeltà umana

Una scultura per ricordare tutti gli animali vittime dell'Inquisizione e della crudeltà umana. Questo è il progetto del Gatto di Triora, un monumento-promemoria inaugurato nell'omonimo borgo dell'entroterra ligure

Un imponente felino osserva i visitatori nel borgo ligure di Triora, conosciuto anche come il “paese delle streghe“. Non è a grandezza naturale, ma di metri ne misura ben 3. Ha il corpo in bronzo con segni visibili e un messaggio importantissimo di cui si fa portavoce.

È il Gatto di Triora condannato dall’Inquisizione, un monumento simbolico che intende chiedere perdono a tutti gli animali torturati da convinzioni oscure e dalla crudeltà umana. 

Ideato dall’artista Elena Rede e dal team del Triora Project nell’ambito dell’iniziativa Grand Pardon, il Gatto di Triora commemora tutte le vittime mietute dell’Inquisizione. Non solo esseri umani, ma anche animali come i gatti.

Ritenuti compagni stregoni, gatti, cani e altri animali furono bruciati vivi e uccisi perché accusati di praticare la stregoneria al fianco dei loro proprietari. E fu specialmente il borgo di Triora a essere considerato un luogo demoniaco, covo dell’oscuro. Proprio a Triora, tra il 1587 e il 1589, si tenne in questo dei più grandi processi alle streghe.

Questa scultura dal significato così potente sorge infatti su una sporgenza montuosa che si incontra sul Sentiero delle Streghe, a 800 metri di altitudine. Sovrasta gli umani, gli stessi che nei secoli della caccia alle streghe hanno portato morte e sofferenza.

Ma oggi, noi umani possiamo porgere le nostre scuse agli animali per il male inflitto loro per non dimenticare quanto accaduto e non ripetere lo stesso errore.

Tutti possono venire qui, salire, guardare il gatto con gli occhi di una creatura di dimensioni più piccole, scusarsi mentalmente per i peccati dell’umanità. Nessun gatto ha mai avuto l’idea di torturare un uomo. Perché dovremmo farlo noi? Chi ci ha dato questo diritto?” si legge nella pagina introduttiva al progetto.

Deve servirci da monito, come promemoria delle nostre azioni. I tempi sono sì cambiati, ma gli animali continuano a essere vittime della malvagità e dell’ignoranza umana.

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Fonte: Gatto di Triora

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