In Cina bar e caffetterie con animali sono di tendenza e il numero di pet café è esploso negli anni, ma a quale prezzo? Fatta eccezione per i locali che offrono rifugio a cani e gatti abbandonati in cerca di adozione, non sempre gli altri punti hanno a cuore il benessere animale
Cat café, dog café e chi più ne ha più metta. In Cina, Paese dalle tendenze più stravaganti, le caffetterie con cani e gatti sono gettonatissime e si confermano un business in forte crescita.
Si prenota un tavolo, dove richiesto, ci si accomoda per sorseggiare la bevanda scelta circondati da animali e scattare foto in compagnia di cuccioli di barboncini, shiba inu, micini dal pelo soffice.
Funzionano così i pet café, dove i clienti pagano una cifra variabile per vivere un’esperienza diversa dal solito che non si limita a una tazza di caffè, cappuccino o tè caldo o freddo. In aggiunta, si trascorre del tempo a coccolare cani e gatti di tutte le razze, età e colori.
Alcuni hanno una famiglia che li cura, ma vengono affidati (potremmo dire anche “prestati”) ai pet café quando i loro proprietari sono via di casa per ore o giorni. Altri vengono salvati da situazioni di maltrattamento o abbandono e trovano in questi locali un riparo in attesa di una adozione.
Altri ancora sono di proprietà dei gestori di questi punti. Vengono acquistati o adottati talvolta solamente per attirare i clienti. Interagiscono con loro ottenendo in cambio coccole e biscottini, costituendo un ottimo investimento per le tasche dei loro detentori.
A Pechino, solo per fare un esempio, c’è Haha Husky Cafe di Pechino, dove la clientela può rilassarsi e accarezzare decine e decine di cani Husky
In Pictures: Beijing’s husky cafeA Beijing cafe that lets customers pet husky dogs while they enjoy a soft drink has…
Posted by South China Morning Post on Saturday, May 11, 2019
Anche alcuni proprietari hanno fiutato l’opportunità di guadagno e hanno deciso di mandare i loro amici a quattro zampe nei pet café. Non è un asilo, ma una sorta di collaborazione. Su social cinesi si trovano anche “annunci di lavoro”, dove i dipendenti non sono persone bensì cani e gatti.
Come ogni circostanza, bisognerebbe guardare con sguardo critico a queste mode e fare le dovute riflessioni caso per caso. Le caffetterie che accolgono cani e gatti randagi in tutto il mondo hanno grande potenziale nel dare agli animali di nessuno buona visibilità.
Offrono accoglienza ad animali che altrimenti vivrebbero per strada, esposti alle intemperie e altri pericoli, permettendo ai clienti di scoprire il loro carattere, la loro storia e, infine, di adottarli. Così accade in un bar speciale in Argentina dove i cani randagi sono sempre i benvenuti.
Queste caffetterie, che possono contare anche sull’appoggio di volontari o associazioni locali, hanno a cuore il futuro degli animali e vengono frequentate spesso anche da chi per vari motivi non può avere cani o gatti in casa.
Ma i café che invece promuovono cuccioli con pedigree? Possiamo fare lo stesso discorso? Non proprio. Nei ristori trend, si incontrano cuccioli dall’aspetto irresistibile, inseriti in contesti che non sempre tengono conto delle esigenze dell’animale. Luci colorate, musica ad alto volume e tanta affluenza sono noti per provocare stress negli animali.
C’è poi una questione che spesso non trova risposta ossia cosa accade a questi animali quando crescono, invecchiano e non sono più così carini? Stesso discorso vale per i bar con maialini in miniatura, come il Mipig in Giappone, novità di cui non si sentiva il bisogno.
Insomma, quando si vuole provare un’esperienza del genere è importante conoscere l’intento di bar come questi perché non sempre tutto è così bello come sembra.
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