In Grecia, soprattutto a Zante, c’è stato un significativo aumento del numero di nidi grazie alle misure di conservazione adottate come la protezione delle spiagge e il monitoraggio costante dei nidi
In Grecia le tartarughe marine Caretta caretta stanno vivendo una straordinaria ripresa, con un numero record di nidi che evidenzia i successi degli sforzi di conservazione degli ultimi decenni. Le spiagge dell’isola di Zante, in particolare, sono state al centro di questo fenomeno.
L’isola, spesso definita come una delle più importanti aree di nidificazione per le tartarughe marine nel Mediterraneo, ha visto un significativo aumento del numero di nidi, superando i 10.000 annuali dal 2023, rispetto a una media di 6.000 negli anni precedenti.
Gli ambientalisti, come Charikleia Minotou, che coordina il programma del WWF nell’area, hanno attribuito questo successo agli sforzi incessanti per creare le condizioni ideali per la nidificazione. Le misure adottate negli ultimi 25 anni, tra cui la protezione delle spiagge e il monitoraggio costante dei nidi, stanno finalmente portando i frutti sperati.
Cambiamento climatico, inquinamento e attività umane ancora minacciano le tartarughe marine
I numeri record di nidi e di piccoli che riescono a raggiungere il mare sono un segno tangibile di come la natura risponda positivamente quando viene protetta. E fortunatamente questo il fenomeno della nidificazione delle tartarughe marine è in crescita non solo a Zante, ma in tutto il Mediterraneo, grazie al lavoro delle ONG e degli attivisti impegnati nella protezione di queste antiche creature.
Organizzazioni come Archelon, la Società greca per la protezione delle tartarughe marine, hanno monitorato costantemente la situazione, confermando che la Grecia ospita il 60% di tutti i nidi di Caretta caretta nel Mediterraneo.
Il successo di queste campagne è testimoniato dal fatto che un numero sempre maggiore di tartarughe nate negli anni scorsi sta tornando sulle stesse spiagge per deporre le uova, segno che gli sforzi di conservazione stanno garantendo la continuità della specie.
Tuttavia non cantiamo vittoria troppo presto: gli esperti sottolineano infatti che le minacce per le tartarughe marine non sono del tutto scomparse. Il cambiamento climatico, l’inquinamento e le attività umane possono ancora mettere a rischio questi animali.
Nadia Andreanidou, responsabile del programma di Medasset, ha dichiarato che, sebbene l’aumento dei nidi sia incoraggiante, è necessario un impegno continuo, soprattutto da parte dei governi, per rafforzare le leggi a protezione delle tartarughe.
Insomma, per quanto il record di nidificazione delle tartarughe marine in Grecia rappresento un risultato importante per la conservazione della biodiversità, il lavoro da fare è ancora molto per garantire la sopravvivenza di queste magnifiche creature a lungo termine.
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