Le cosiddette "piante esplosive" non hanno nulla a che vedere con pericolo e distruzione: il termine si riferisce all'innata capacità di "sparare" i semi per la riproduzione
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Le “piante esplosive”, anche dette sparasemi, occupano un posto speciale nel variegato mondo vegetale: possiedono infatti la singolare capacità di disperdere i semi con una forza quasi violenta, utilizzando un processo noto come dispersione balistica o deiscenza esplosiva, finalizzato alla riproduzione della pianta stessa.
Vediamo 10 piante che hanno questa incredibile abilità.
Albero dinamite (Hura crepitans)
Iniziamo con il “dynamite tree”, una delle piante esplosive più impressionanti al mondo. Originario delle regioni tropicali dell’America, è un albero alto e maestoso, che presenta una corteccia ricoperta di spine contenenti una linfa altamente tossica. Ciò che lo rende un vero portento della natura è il frutto: quando maturo, esplode con un boato, scagliando i semi ad una distanza che può toccare i 100 metri. Impressionanti sia la potenza dell’esplosione che la velocita con cui i semi vengono lanciati.
Non toccarmi (Impatiens capensis)
Piccole e delicate, le piante del genere Impatiens celano un segreto esplosivo. Comunemente chiamate “non-toccarmi” per via della sensibilità dei loro baccelli, al minimo contatto attivano un meccanismo di autodifesa che scatena una mini-esplosione: i semi vengono dispersi rapidamente, in tutte le direzioni. L’habitat naturale, spesso vicino a dei corsi d’acqua, consente ai semi di viaggiare anche attraverso l’acqua, moltiplicando così le possibilità di colonizzare nuovi territori.
Pianta scoppiettante (Ruellia tuberosa)
Conosciuta anche come popping pod, la Ruellia tuberosa è una pianta che non manca mai di stupire chi ha la fortuna di osservarla. La singolarità risiede nei baccelli, che esplodono quando vengono a contatto con l’acqua, spargendo semi tutt’intorno. Questo fenomeno rende la pianta particolarmente divertente da osservare nei giorni di pioggia, quando i semi vengono catapultati a grande velocità, sfruttando l’umidità per propagarsi.
Acetosella (Oxalis)
L’acetosella, pianta molto comune nei giardini, può sembrare del tutto innocua a prima vista, ma non fatevi ingannare. Alcune specie, come l’Oxalis stricta, utilizzano la dispersione balistica per lanciare i semi lontano dalla pianta madre: il processo avviene quando i baccelli dei semi si seccano e si aprono improvvisamente, per poi spargere i semi in ogni direzione, con grande forza e rapidità.
Cocomero asinino (Ecballium elaterium)
Originario del Mediterraneo, l’Ecballium elaterium deve la propria fama ai frutti che, al minimo contatto, spruzzano un liquido contenente i semi. Dobbiamo sottolineare che il meccanismo di dispersione presenta degli inconvenienti, e bisogna prestare attenzione: il liquido che viene espulso può causare irritazioni cutanee e, in casi estremi, persino cecità se finisce negli occhi.
Crescione amaro peloso (Cardamine hirsuta)
Specie appartenente alla famiglia delle Brassicaceae, è una piccola pianta che nasconde un grande potenziale esplosivo. I baccelli si aprono con una forza tale che i semi vengono lanciati a metri di distanza, un processo alimentato dal calore e dalla secchezza, che garantisce la dispersione in un raggio notevole, contribuendo alla rapida diffusione in ambienti umidi e temperati.
Euphorbia mellifera
L’Euphorbia mellifera, anch’essa con dei frutti che esplodono per lanciare i semi a grande distanza, è un altro esempio straordinario di ingegno vegetale. Originaria delle Canarie, viene coltivata in molte zone del mondo per via delle qualità estetiche, ed è particolarmente apprezzata come pianta ornamentale. L’unicità risiede ovviamente nel meccanismo di dispersione dei semi: i frutti, quando maturi, si trasformano in vere e proprie “bombe vegetali”, in grado di scagliare i semi ovunque con grande precisione.
Vischio nano (Arceuthobium)
Il vischio nano, parassita degli alberi, utilizza anch’esso una tecnica esplosiva per propagarsi. I frutti, piccoli e appiccicosi, esplodono al minimo tocco, lanciando semi che aderiscono agli alberi vicini, dando vita ad un meccanismo tanto efficace quanto spettacolare, che permette una rapida diffusione. La crescita lenta ma inesorabile lo rende uno degli ospiti più difficili da eliminare dalle foreste di conifere.
Viola del pensiero (Viola tricolor)
Celeberrime per via di qualità come delicatezza e bellezza, le violette nascondo un segreto: quando i baccelli di semi si seccano, esplodono, scagliando i semi lontano dalla pianta madre. Un processo apparentemente semplice, ma incredibilmente efficace, di cui non tutti sono a conoscenza.
Pianta petardo (Crossandra infundibuliformis)
Originaria dello Sri Lanka e dell’India, la Crossandra infundibuliformis deve il suo nome al modo in cui i baccelli di semi, quando bagnati, scoppiano come piccoli petardi. Il processo in questione, attivato dall’acqua, garantisce una dispersione efficiente durante la stagione delle piogge, che permetterà ai semi di trovare un terreno fertile per germogliare.
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