Licia Colò ha denunciato pubblicamente la sua indignazione nei confronti del servizio de “La Vita in Diretta” in cui si faceva pubblicità ad un ristorante che propone carne di coccodrillo e canguro
Licia Colò, storica conduttrice televisiva impegnata nella difesa degli animali e dell’ambiente, ha postato un video ben presto diventato virale in cui ha espresso il suo disappunto per un servizio trasmesso durante la puntata del 22 ottobre de La Vita in Diretta, programma condotto da Alberto Matano.
Il servizio in questione riguardava un ristorante di Livorno che propone ai suoi clienti carne di animali esotici, come coccodrillo e canguro. Una pratica disumana che fa rabbrividire e che ha attirato l’attenzione della Colò, che non ha esitato a condividere il suo pensiero sui social.
Nel filmato postato sui suoi canali, Licia Colò appare davanti alla tv sintonizzata proprio su La Vita in Diretta. Pur senza menzionare direttamente il programma, il suo commento è un chiaro riferimento al servizio appena trasmesso:
Ho visto un servizio dove parlano di un ristorante a Livorno che offre ai clienti carne di coccodrillo, di canguro e altre specie particolari. Io mi domando: ma nel nostro tempo è mai possibile che qualcuno si inventi una cosa del genere? Si promuove sempre di più un rispetto per gli animali e adesso qualcuno si vuole fare pubblicità perché propone di mangiare specie così strane? Rimango senza parole.
Come si può dare spazio e pubblicità a tutto ciò?
Licia Colò, da anni portavoce di un messaggio di rispetto e tutela per il mondo animale, ha ribadito la sua preoccupazione sul ruolo dei media nel dare spazio a certe iniziative. Nel suo messaggio ha criticato la scelta di promuovere pubblicamente questo tipo di esperienze culinarie, sottolineando che certi contenuti possono inviare un messaggio sbagliato.
Penso anche che i media non dovrebbero dare spazio a queste iniziative, perché la persona che vuole vantarsi di mangiare qualsiasi cosa, magari ci andrà, pubblicità gratuita e soprattutto il messaggio che tutto è possibile.
Le reazioni al suo intervento non si sono fatte attendere, con molti suoi follower che hanno espresso sostegno. In tanti hanno condiviso la sua preoccupazione per il messaggio che potrebbe essere veicolato dalla promozione di tali piatti esotici, definendolo “pessimo” o “triste”.
Parole che non possiamo che condividere, rimanendo basiti di fronte a tali pubblicità gratuite trasmesse su una TV pubblica come la Rai. Non solo non viene dato spazio a temi come il veganesimo o le crudeltà degli allevamenti intensivi, ma ne viene dato a chi cucina carne di animali che andrebbero tutelati piuttosto che finire in pentola.
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