Il Monte Pelmo rivela al mondo un ghiacciaio ritenuto scomparso, dopo essere stato nascosto per decenni sotto un ampio strato di detriti che ne aveva impedito la sua totale fusione
Recentemente nelle Dolomiti Bellunesi una frana ha portato alla luce l’antico ghiacciaio del Monte Pelmo, che molti ritenevano ormai scomparso. Questo ghiacciaio, situato tra la Valle del Boite e la Val Fiorentina, era rimasto nascosto per decenni sotto un ampio strato di detriti, formato da frane e rocce, che aveva impedito la sua totale fusione.
Tuttavia una colata di materiale detritico verificatasi nel 2023 ha esposto una parte del ghiacciaio, a un’altitudine compresa tra i 2000 e i 2200 metri, rivelando i suoi costoni di ghiaccio blu e grigi. A fare questa scoperta è stata un’escursionista locale durante un percorso nella Val D’Arcia, dove la recente frana ha rimosso i detriti accumulati, rendendo nuovamente visibile una porzione del ghiacciaio.
Nonostante la sorpresa, gli esperti avvertono che il ghiacciaio riaffiorato si trova ora in una condizione precaria: esposto ai raggi del sole e su un piano inclinato, la sua sopravvivenza è a rischio. Eppure questo ghiacciaio è importantissimo e dobbiamo impegnarci a fondo per preservarlo: rappresenta infatti un reperto dell’ultima “piccola era glaciale”, un periodo di raffreddamento climatico che si concluse intorno al 1850. I segni di quell’epoca sono ancora visibili in una morena alta 25 metri nella parte superiore del massiccio.
Una delle cime più maestose delle Dolomiti
Il Monte Pelmo, con i suoi 3.168 metri di altezza, è una delle cime più iconiche delle Dolomiti, non solo per la sua maestosità, ma anche per la scoperta di impronte di dinosauri ai suoi piedi. Situato tra le valli di Zoldo, Boite e Selva di Cadore, è conosciuto anche come il “Caregon del Padreterno” per la sua caratteristica forma che ricorda un trono. È composto da due principali rilievi, il Pelmo e il Pelmetto, separati da una profonda fessura.
Questa montagna è stata la prima vetta dolomitica ad essere scalata, nel 1857 dall’alpinista irlandese John Ball. Ai piedi del Pelmetto sono state trovate impronte di dinosauri, una scoperta paleontologica di grande rilevanza per la zona.
Dal punto di vista escursionistico, il Pelmo offre una vasta gamma di percorsi, tra cui il famoso Giro del Pelmo, che permette di esplorare i suoi paesaggi mozzafiato. Durante l’inverno, le piste da sci delle vicine Ski Civetta e San Vito di Cadore offrono splendide viste sul massiccio innevato.
Inserito nel Patrimonio dell’Umanità Unesco, il Monte Pelmo rappresenta una destinazione amata da appassionati di escursionismo, sci e arrampicata, oltre che da chi è affascinato dalla bellezza naturale e dalla ricchezza geologica delle Dolomiti.
Purtroppo, però, negli ultimi 150 anni i ghiacciai delle Dolomiti, incluso il Pelmo, l’Antelao e la Marmolada, hanno subito un continuo declino a causa dell’innalzamento delle temperature globali. La particolare protezione data dai detriti sul Pelmo ha permesso a questo ghiacciaio di resistere più a lungo del previsto. Ora, esposto di nuovo, rischia come detto di sciogliersi rapidamente.
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