Balena morta agonizzante con la mandibola fratturata da una grande imbarcazione. Chi pagherà per questo?

Terribile incidente nelle acque di Tahiti, dove una balena è morta dopo ore di agonia. Gli occhi sono puntati sulle imbarcazioni che transitano a velocità elevata in questi territori, casa di balene e altre specie emblematiche

Aveva il capo lacerato ed è morta dopo ore patendo chissà quanta sofferenza. Una giovane balena è stata segnalata in terrificanti condizioni nelle acque di Tahiti, al largo della costa di Faa’a, ma le probabilità di sopravvivenza erano pari a zero.

A lanciare l’allarme sono state diverse associazioni per la tutela dell’oceano che hanno allertato le autorità. La Direction de l’Environnement Polynésie Française (DIREN), in collaborazione con l’Ocean Guardians Network (RGO), è intervenuta urgentemente per monitorare a stretto giro il cetaceo e valutare possibili azioni da compiere.

La balena nuotava con difficoltà in prossimità della barriera corallina tra Papeete e Faa’a, dove era circondata da squali. Il personale veterinario ha constatato gravissime lesioni come la frattura della mandibola e la mascella strappata di due terzi nella parte posteriore.

Non avrebbe retto a lungo e infatti nel pomeriggio dell’avvistamento, registrato in data 8 ottobre, l’esemplare è deceduto. Il corpo è stato rimorchiato al largo mentre sulla terraferma si è tenuta una commemorazione rituale in memoria del cetaceo.

La Gendarmeria ha avviato un’indagine per ricostruire questa tragica vicenda e individuare i responsabili. Non vi sarebbero dubbi sull’accaduto. La balena sarebbe stata vittima di una collisione con una imbarcazione di grandi dimensioni anche se quel giorno non è stato segnalato alcun incidente in mare.

Gli animalisti hanno già dei sospetti. Si ritiene che possa essere stata una nave che transita nel tratto Tahiti – Moorea a causare la morte del cetaceo in quanto queste imbarcazioni navigano spesso ad alta velocità.

Ma quella direzione non è solamente una rotta commerciale, ma anche un passaggio per specie iconiche come le balene. A Tahiti siamo ora nel pieno della stagione di riproduzione delle balene.

Le autorità francesi hanno emesso un avviso per le imbarcazioni in navigazione, raccomandando prudenza per via del pericolo costituito dalla carcassa del cetaceo. Le associazioni protezionistiche chiedono però di più.

Questo incidente illustra i danni che potrebbero essere causati alle balene dalle attività umane. Ci ricorda che è importante rafforzare il regime di protezione di questi animali emblematici e sensibilizzare i conducenti delle barche sul comportamento corretto da adottare durante il periodo di migrazione delle balene” hanno commentato i volontari di Réseau des Gardiens de l’Océan.

Quante altre ancora dovranno morire nel loro habitat per minacce di origine antropica?

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Fonte: Réseau des Gardiens de l’Océan/Facebook

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