Quando puoi accendere i termosifoni nella tua zona? Dal 15 ottobre ecco il calendario diviso per ogni fascia climatica

Con l'arrivo dell'autunno, gli italiani devono adeguarsi alle tempistiche per accendere i riscaldamenti, che variano a seconda della zona climatica, secondo il DPR 412/93. Le date di accensione e spegnimento dei termosifoni sono diverse per ciascuna area, e i Comuni possono stabilire regole specifiche.

“L’inverno sta arrivando!”, direbbe Lord Stark.

In realtà, siamo a malapena a metà autunno e ciò che sta per arrivare è solo la prima ondata di freddo che, a dirla tutta, si è fatta attendere parecchio.

Le temperature, però, non sono uguali in tutto lo stivale, e per accendere i termosifoni occorrerà seguire tempistiche diverse, a seconda della zona climatica.

La normativa che disciplina l’esercizio degli impianti termici è regolata da un Decreto del Presidente della Repubblica, il DPR 412/93, e prevede differenziazioni in base ai gradi-giorno relativi all’area geografica.

Ecco lo schema delle date di accensione e spegnimento per ciascuna area climatica:

  • Zona A: comprende Lampedusa, Porto Empedocle e Linosa. In queste aree si potrà accendere il riscaldamento solo dal 1° dicembre al 15 marzo, per un massimo di 6 ore al giorno.
  • Zona B: riguarda le province di Agrigento, Catania, Crotone, Messina, Palermo, Reggio Calabria, Siracusa e Trapani. Qui i termosifoni potranno essere accesi dal 1° dicembre al 31 marzo, per un massimo di 8 ore al giorno.
  • Zona C: include città come Bari, Benevento, Brindisi, Cagliari, Napoli e molte altre. In questa zona il riscaldamento sarà consentito dal 15 novembre al 31 marzo, con un massimo di 10 ore giornaliere.
  • Zona D: comprende vaste aree come Roma, Firenze, Genova e altre province, dove l’accensione sarà possibile dal 1° novembre al 15 aprile, per un massimo di 12 ore al giorno.
  • Zona E: questa zona copre gran parte del nord Italia e alcune aree dell’Appennino, tra cui Milano, Torino, Bologna e Perugia. Qui si potrà accendere il riscaldamento già dal 15 ottobre, fino al 15 aprile, per un massimo di 14 ore al giorno.
  • Zona F: riguarda le province più fredde, come Belluno, Cuneo e Trento, dove non ci sono limitazioni di tempo, anche se è consigliato verificare sempre le disposizioni del proprio comune.

Attenzione alle multe

Questo è lo schema di massima, ma potrebbero esserci delle variazioni in relazione a esigenze specifiche. In questi casi, i Comuni possono prendere decisioni autonome. Si raccomanda quindi di verificare sui canali ufficiali del proprio Comune per essere certi di non contravvenire alle regole, poiché il mancato rispetto potrebbe comportare una multa che va da 500 a 3.000 euro.

In generale, il calendario per l’accensione va dal 15 ottobre al 1° dicembre 2024, a seconda della zona climatica, mentre per lo spegnimento si va dal 15 marzo al 15 aprile 2025.

Attenzione alla manutenzione degli impianti

Con l’inizio della stagione fredda, assicurarsi che la caldaia sia stata revisionata e certificata è fondamentale non solo per evitare guasti e costi di riparazione imprevisti, ma anche per rispettare le normative in vigore. Le verifiche annuali, oltre a essere obbligatorie, possono prevenire incidenti domestici e garantire un’efficienza energetica ottimale. È importante inoltre che i filtri della caldaia e i termosifoni siano puliti: una corretta manutenzione riduce il rischio di blocchi e mantiene il sistema efficiente.

Controllare la caldaia

Una caldaia correttamente manutenuta può offrire vantaggi economici. Se volete sapere cosa conviene tra tenere i riscaldamenti accesi continuamente o accenderli a intermittenza, vi invitiamo a leggere e approfondire QUI. Invece, prima di accendere i termosifoni ricordate di sfiatarli!

Come mantenere la temperatura ottimale senza sprecare energia

Per evitare di aumentare i consumi energetici mantenendo comunque un comfort ottimale in casa, è utile adottare alcune strategie pratiche. L’uso di termostati intelligenti, che regolano la temperatura in base alla presenza o meno di persone in casa, consente di evitare sprechi. Inoltre, mantenere una temperatura costante tra i 19 e i 21 gradi durante il giorno è ideale per il benessere e permette di ridurre i consumi. Ridurre la temperatura di qualche grado nelle ore notturne o quando si è fuori casa aiuta a risparmiare energia e a ridurre l’impatto ambientale, mantenendo allo stesso tempo un ambiente confortevole e accogliente.

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Fonte: Gazzetta Ufficiale

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