Andy Warhol torna a Napoli con una mostra che esplora tre cicli fondamentali della sua carriera. L’esposizione "Andy Warhol. Triple Elvis", curata da Luca Massimo Barbero, si svolge presso le Gallerie d’Italia e rimarrà aperta dal 24 settembre 2024 fino al 16 febbraio 2025.
Indice
L’artista americano, considerato il padre della Pop Art, ha lasciato un’impronta indelebile nella storia dell’arte contemporanea, soprattutto per la capacità di trasformare volti noti in icone culturali, rendendo la ripetizione e la riproduzione il fulcro della sua poetica. La mostra “Andy Warhol. Triple Elvis”, grazie alla Collezione Luigi e Peppino Agrati, vuole porre l’attenzione su aspetti meno conosciuti dell’opera di Warhol, partendo dal suo intenso legame con la città di Napoli.
Il legame con Napoli
Tra le opere esposte spiccano due tele della serie Vesuvius, create in omaggio al vulcano partenopeo, simbolo di una forza travolgente e imprevedibile, che Warhol ha reinterpretato con la sua tecnica iconica. Questi lavori riflettono il legame dell’artista con la città di Napoli, nato grazie alla collaborazione con il gallerista Lucio Amelio: proprio Amelio fu il promotore di alcune tra le esposizioni più importanti di Warhol in Italia e gli commissionò “Fate Presto”, opera realizzata pochi giorni dopo il terremoto del 1980.
L’elettricità della politica
Uno dei cuori pulsanti della mostra è rappresentato dalla serie “Electric Chairs”, composta da dieci serigrafie che trasformano la sedia elettrica in un simbolo politico e al tempo stesso in una riflessione sulla natura della violenza e della giustizia. Warhol, ispirato da Francis Bacon, utilizza l’immagine della sedia elettrica come veicolo per sviscerare i meccanismi del potere, rendendo un oggetto macabro una metafora delle inquietudini dell’epoca.
In contrasto, la serie su Mao Tse-Tung del 1972, realizzata in seguito al viaggio di Nixon in Cina, mostra come Warhol sapesse giocare con la politica e la propaganda: il dittatore comunista diventa una star pop al pari delle icone hollywoodiane, privato della sua autorità e trasformato in un prodotto del consumismo occidentale.
Le stelle di Hollywood e la ripetizione
Il tema della celebrità è centrale nella mostra e raggiunge il suo apice con “Triple Elvis” del 1963, opera che segna la sperimentazione di Warhol sul concetto di ripetizione. L’artista triplica l’immagine di Elvis Presley, simbolo dell’America e della cultura di massa, e la trasforma in una figura astratta ed immortale. L’accostamento con la serie di serigrafie dedicate a Marilyn Monroe del 1967 ribadisce il potere dell’arte di Warhol nel consacrare le star nel firmamento dell’eternità, annullando ogni traccia di individualità.
Un ritratto fugace
Chiude il percorso espositivo un piccolo, ma significativo ritratto fotografico dell’artista, realizzato da Duane Michals. In tre scatti, Warhol appare e scompare, come a suggerire il concetto di presenza e assenza, giocando ancora una volta con la sua immagine pubblica, che resta un enigma anche per i suoi ammiratori.
Informazioni utili
La mostra “Andy Warhol. Triple Elvis” si svolgerà dal 25 settembre 2024 al 16 febbraio 2025 presso le Gallerie d’Italia di Napoli, in via Via Toledo 177.
Per quanto riguarda i biglietti, questi avranno un costo di 7€ per l’intero e di 4€ per il ridotto. L’ingresso sarà gratuito per convenzionati, scuole, minori di 18 anni e clienti del Gruppo Intesa Sanpaolo.
Qui per maggiori informazioni.
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