Lo strumento musicale più grande del mondo è un organo in pietra nascosto in questa grotta in Virginia

Tra le montagne della Virginia del Nord si celano le Luray Caverns, il più grande sistema di grotte della costa orientale e dimora del Great Stalacpipe Organ, un organo di pietra che suona musica antica da 60 anni

Tra le morbide colline della Virginia settentrionale, si trovano le Luray Caverns, il sistema di grotte più esteso della costa orientale degli Stati Uniti. Ogni anno, centinaia di migliaia di visitatori vengono attratti non solo dalla vastità di queste cavità, ma anche da una meraviglia unica al mondo: un organo di pietra che si estende per oltre 1,4 ettari, il più grande strumento musicale mai creato.

Al cuore di questo spettacolo sotterraneo, in una sala chiamata “The Cathedral,” si trova il Great Stalacpipe Organ. Questo organo si estende su oltre 1,4 ettari, ma può essere ascoltato in tutti i 26 ettari delle grotte. Contrariamente a quanto suggerisce il nome, funziona come uno strumento a percussione: ogni tasto aziona un piccolo martello che colpisce delicatamente una stalattite, producendo toni eterei che riecheggiano per tutto il complesso. Il suono risultante ricorda quello di uno xilofono, che risuona con la storia millenaria della roccia stessa.

Ascoltare il Great Stalacpipe Organ suonare una melodia classica, come la Sonata al Chiaro di Luna di Beethoven, è un’esperienza da brividi. Ecco un assaggio di come suona mentre esegue una versione suggestiva di Für Elise.

L’origine delle “diapason” naturali

Le Luray Caverns risalgono a circa 400 milioni di anni fa, quando le Montagne Appalachi si formarono. Nel tempo, l’acqua acida ha scavato il calcare dolomitico, dando vita a queste imponenti cavità sotterranee. Con il passare del tempo, il gocciolio dell’acqua ricca di calcio dal soffitto della grotta ha formato le stalattiti e stalagmiti che oggi ammiriamo.

Scoperte oltre 150 anni fa, queste grotte hanno meravigliato generazioni di visitatori. Tuttavia, fu solo nel 1954 che Leland Sprinkle, un ingegnere del Pentagono, intuì il potenziale musicale delle stalattiti. Dopo aver osservato che ciascuna produceva un tono distintivo quando percossa, Sprinkle intraprese un progetto unico: creare un organo naturale composto da 37 stalattiti selezionate per emettere una gamma di note musicali.

Quando si preme un tasto, un segnale elettrico attiva un martelletto che colpisce una stalattite, e il suono può tardare a raggiungere l’organista a causa delle grandi distanze. Questo rende l’organo non solo il più grande al mondo, ma anche uno dei più complessi da suonare. Attualmente, molti concerti sono affidati a un sistema automatico che sincronizza i tempi con l’acustica unica della caverna.

Nel clima umido della caverna, la manutenzione dell’organo è essenziale. Un sistema di riscaldatori e asciugatori protegge le delicate componenti, mentre le stalattiti sono scelte per la loro stabilità, minimizzando la necessità di accordature frequenti. Oggi, oltre 60 anni dopo la sua creazione, il Great Stalacpipe Organ continua a incantare più di 400.000 visitatori ogni anno, intrecciando note mistiche con le formazioni rocciose e i laghetti cristallini, per un’atmosfera da sogno.

Pochi strumenti al mondo ricordano l’organo delle Luray Caverns. Tra essi, vi sono i litofoni di Tenkasi, in India, e quelli del Ringing Rocks Park in Pennsylvania, che come le stalattiti suonano le melodie della Terra.

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Fonte: Luray Caverns

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