Il Regno Unito cede finalmente le isole Chagos a Mauritius dopo una lunghissima disputa territoriale (e soprusi sugli indigeni)

Era il 1965 quando le isole Chagos furono separate da Mauritius per finire nelle mani del Regno Unito: ora è stata ufficializzata la loro cessione a Mauritius

Il Regno Unito e Mauritius hanno annunciato un accordo storico per la cessione delle isole Chagos a Mauritius, ponendo fine a una lunga disputa territoriale che dura da decenni. Questo accordo segna un passo significativo nella storia dell’arcipelago, che è stato separato da Mauritius nel 1965, quando il Regno Unito lo istituì come Territorio Britannico dell’Oceano Indiano (BIOT).

Da allora, Mauritius ha reclamato la sua sovranità su queste isole, a partire dalla sua indipendenza nel 1968. Le isole Chagos, che comprendono una sessantina di isole e isolotti, sono principalmente disabitate, ad eccezione di Diego Garcia, dove si trova una base militare strategica gestita congiuntamente dal Regno Unito e dagli Stati Uniti.

Questa base riveste un’importanza cruciale per le operazioni militari americane nella regione e per la sicurezza globale, data la sua posizione tra Europa, India e Cina. Nonostante la cessione delle isole a Mauritius, l’accordo prevede che la base militare rimanga operativa e sarà gestita inizialmente dal Regno Unito in collaborazione con gli Stati Uniti. Le modalità operative e i diritti di sovranità saranno definiti attraverso un trattato che le due nazioni si impegnano a finalizzare rapidamente.

Negli anni ’60 gli abitanti indigeni sono stati espulsi dalle isole Chagos

L’accordo è stato accolto positivamente dai leader di entrambi i Paesi. Maneesh Gobin, il ministro degli Esteri di Mauritius, ha descritto la giornata come “indimenticabile”, sottolineando il significato della restituzione della sovranità. Anche il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha lodato l’accordo, evidenziando il ruolo strategico della base di Diego Garcia per la sicurezza nazionale e globale.

Le isole Chagos sono state al centro di controversie legali e morali, in particolare per l’espulsione forzata degli abitanti indigeni nel corso degli anni ’60, quando il Regno Unito ha trasferito circa duemila persone verso Mauritius e le Seychelles per fare spazio alla base militare. Un rapporto di Human Rights Watch ha denunciato queste azioni come crimini contro l’umanità, evidenziando le sofferenze subite dagli abitanti indigeni.

Ora questa nuova fase nelle relazioni tra Regno Unito e Mauritius rappresenta un’opportunità per risolvere questioni storiche e promuovere una cooperazione pacifica tra le due nazioni, sebbene le sfide legate alla base militare e ai diritti degli indigeni rimangano aperte.

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Fonte: UN News

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