Il 100% dei guadagni del tour di Moby è andato a 14 organizzazioni che si occupano dei diritti degli animali

Il musicista vegano e attivista per i diritti degli animali non ha incassato nulla per il suo tour: tutto è andato ad organizzazioni benefiche che si occupano dei diritti degli animali nel mondo

Dopo una lunga pausa di dieci anni, il musicista vegano e attivista per i diritti degli animali Moby è tornato in tour. Con una particolarità: l’obiettivo non era il guadagno personale. Anzi, il 100% dei profitti derivanti dal tour è stato devoluto a 14 organizzazioni benefiche che si occupano dei diritti degli animali in tutto il mondo. Tra queste, alcune con sede nel Regno Unito, come The Humane League e The Animal Law Foundation, hanno beneficiato della generosità dell’artista.

Il tour è stato organizzato per celebrare i 25 anni del celebre album Play del 1999. Moby ha dichiarato che la vera motivazione dietro il suo ritorno non era né la fama né il denaro, ma il desiderio di sostenere cause in cui crede profondamente.

In un’intervista alla O2 Arena di Londra, ha raccontato: “L’ironia è che l’unico modo per portarmi in tour è assicurarsi che non ci guadagni un centesimo”. Questa affermazione sottolinea l’impegno dell’artista nel sostenere il benessere degli animali, una causa che gli sta molto a cuore da decenni.

Da sempre è attento ai diritti degli animali

Moby è vegano da oltre 37 anni e ha spesso usato la sua notorietà per sensibilizzare il pubblico sulle questioni legate al maltrattamento degli animali. Nel backstage, ha espresso con forza il suo disprezzo per l’uso delle pellicce: “Vedi persone che indossano pellicce ed è come pubblicizzare al mondo che sei un psicopatico”.

La passione di Moby per i diritti degli animali è radicata nella sua infanzia. Cresciuto con numerosi animali salvati, ha raccontato che nel 1984, mentre accarezzava un gatto di nome Tucker, ha realizzato la profonda sensibilità e ricchezza emotiva che gli animali possono avere.

Questo momento è stato il catalizzatore per la sua scelta di diventare vegetariano, decisione che si è evoluta nel tempo fino al veganismo, influenzata anche dalla lettura del libro Dieta per una Nuova America di John Robbins. Oltre alla musica, Moby ha esteso il suo attivismo al cinema, realizzando il documentario Punk Rock Vegan Movie.

Il film esplora il legame tra la scena punk rock degli anni ‘80 e il movimento per i diritti degli animali, mostrando come i pionieri di quella cultura abbiano tracciato la strada per l’attivismo contemporaneo. Anche in questo caso, Moby ha deciso di distribuire il documentario gratuitamente, riflettendo la sua etica di non voler trarre profitto dal suo attivismo. Ciò che conta è far passare il messaggio e, nel caso del tour, fare del bene agli animali.

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