Importantissime misure per promuovere il benessere animale, e nello specifico dei gatti, nell'area veronese. Il Comune stanzia 24mila euro, destinati a 3 associazioni animaliste del territorio per cura e mantenimento delle colonie feline
Essere volontario di una associazione di tutela animale significa dedicare tempo ed energie agli animali randagi, come i gatti, sfamandoli ed accudendoli ogni giorno, con la pioggia e con il sole. Il lavoro è estenuante e raramente si può contare su aiuti pubblici. Tutto ricade su di loro.
Il Comune di Verona lo sa e ha deciso di fornire supporto alle gattare del territorio nell’ambito delle azioni di promozione del benessere animale e, in particolare, dei gatti. L’amministrazione ha stanziato fondi per 24mila euro, di cui beneficeranno tre associazioni locali.
Le associazioni destinatarie sono Animalisti Verona, LAV Verona ed Enpa Verona. Il contributo coprirà le spese per il cibo dei gatti, ma anche le prestazioni veterinarie e verrà utilizzato in situazioni d’emergenza come sostegno per i nuclei familiari indigenti con animali.
L’impegno del Comune è lodevole. Non è solo la prima volta che viene messa a disposizione una somma così importante. Anche le attività che rientrano nel contributo erogato non si limitano unicamente all’acquisto di croccantini e scatolette.
Al contrario, come previsto anche dalla legge regionale n.60 del 1993, le istituzioni partecipano alla cura dei gatti liberi e protetti sul territorio e intervengono al fianco delle associazioni protezionistiche nelle misure previste dalla normativa.
Dare da mangiare ai gatti randagi o regolarmente censiti nelle colonie non è infatti sufficiente.
È fondamentale che i cittadini provvedano anche alla loro sterilizzazione, soprattutto se vengono lasciati liberi di uscire di casa, un obbligo che assieme a quello del microchip purtroppo non è ancora previsto dalla legge nazionale o regionale ma lo è dal nostro Regolamento per la Tutela Animali” ha dichiarato il consigliere comunale con delega alla Tutela degli animali Giuseppe Rea.
Il contributo è inserito nel piano di gestione e tutela degli animali d’affezione, di cui fanno parte naturalmente anche le colonie feline, che, tramite i compiti di assistenza, punta alla prevenzione del randagismo.
L’iniziativa intende ridurre i costi di cui si fanno carico i volontari delle associazioni, ma anche migliorare la qualità di vita dei gatti del Veronese promuovendo il rispetto verso questi animali.
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Fonte: Comune di Verona
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